Cala la preferenza per il contante, mentre cresce la fiducia nei pagamenti digitali | Economia

Cala la preferenza per il contante, mentre cresce la fiducia nei pagamenti digitali | Economia
Cala la preferenza per il contante, mentre cresce la fiducia nei pagamenti digitali | Economia

I consumatori si sentono sempre più a loro agio con i pagamenti digitali piuttosto che con i contanti. Un barometro commissionato dalla piattaforma Denaria, difensore dell’uso del contante, indica un calo di 9,2 punti nei pagamenti in contanti, attestandosi al 37,1%. La carta di credito resta invece il mezzo di pagamento leader con il 54,1%, quasi tre punti percentuali in più rispetto all’anno precedente. “Il pagamento in contanti è un’opzione molto importante nella vita quotidiana dei cittadini. Si tratta di una riserva strategica fondamentale per il sistema economico”, ha affermato Javier Rupérez, presidente di Denaria, piattaforma che difende i pagamenti in contanti, durante un evento questo martedì.

Il rapporto, basato su un sondaggio condotto da Gad3 su 1.000 persone, mostra che la preferenza per il pagamento tramite GooglePay, Wallet o Samsung è quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 7%. I bonifici bancari rimangono su cifre molto simili rispetto agli anni precedenti, attestandosi quest’anno all’1,2%. Il metodo con cui i cittadini non si sentono così a loro agio e con il quale sembra che non si finisca di iniziare è, secondo lo studio, il sistema Bizum, visto che nel 2023 si attesta allo 0,5%, 0,1% in meno rispetto al 2022 e la stessa cifra sperimentato due anni fa.

“La sensazione che ho è che la società si stia muovendo verso la digitalizzazione, nonostante ci sia un ritorno alle radici. Questi nuovi modelli possono offrirci grandi opportunità, ma dobbiamo sempre avere un’alternativa, ovvero il contante”, afferma Rupérez.

Denaria, insieme a Rupérez, ha insistito sull’importanza del contante, soprattutto dopo che sabato scorso il pagamento con carta è stato paralizzato per due ore a causa di un incidente nel sistema. Da questa piattaforma ritengono che si sia trattato di un “avvertimento” per i cittadini, e non escludono che questo incidente possa verificarsi più spesso e per un periodo di tempo più lungo.

Da Denaria, piattaforma creata nel 2021 e associata a diverse aziende del settore dei trasporti e della produzione di denaro e alla quale collaborano anche società di sicurezza come Prosegur e Loomis, evidenziano che nove persone su 10 si affidano al contante per il corretto funzionamento del pagamento . Altri elementi che emergono nel rapporto perché le persone conservano banconote e monete sono la sicurezza che offrono rispetto ad altre forme di pagamento (83,2%), così come la difesa della privacy della persona (86,9%). In misura minore, con il 77,7%, anche il controllo delle spese e il non indebitarsi rappresentano un motivo rilevante per gli intervistati.

Il contante continua ad essere il mezzo di pagamento preferito dagli intervistati, raggiungendo il 95% negli ultimi due anni. Resta invece invariata la difesa delle operazioni con carte di credito e bonifici rispetto agli altri anni (rispettivamente 85,7% e 73,3%). Nonostante ciò ci sono altri metodi di pagamento come Bizum (56,1%) o Wallet (47,7%) che sono sempre meno supportati.

L’euro digitale

Da Denaria temono l’arrivo dell’euro digitale, il nuovo progetto della Banca Centrale Europea di emettere una propria valuta digitale. Criticano la mancanza di informazioni sulla questione riguardo alla data della sua attuazione, al sistema normativo che comporta e ai principali rischi che potrebbe comportare.

Nonostante ciò, credono che il loro arrivo non metta in pericolo il sistema di pagamento in contanti, ma chiedono a Bruxelles maggiori dettagli su questo nuovo metodo che vogliono implementare. “Non siamo contro il digitale, ma bisogna aggiungere che il sistema del contante è essenziale per il movimento dell’economia”, chiarisce Rupérez.

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Critica alla legge sulla casa

Il presidente di questa piattaforma ha classificato come “illegale” la nuova legge sull’edilizia approvata il 27 aprile. Il motivo di questa affermazione è che, secondo lui, “vieta il pagamento in contanti”, anche se in realtà la normativa privilegia i mezzi elettronici e prevede la prenotazione.

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“La legge sulla casa è una legge illegale. Uno degli articoli dice che gli affitti devono essere pagati tramite trasferimento. Ciò va contro la legge del 2022 che stabiliva l’obbligo di accettare contanti. Su questo abbiamo una strada aperta e stiamo dialogando con tutti i gruppi parlamentari per cambiare questa disposizione della legge sulla casa”, ha sottolineato Rupérez nella presentazione della terza edizione dell’indagine.

Metodo importante ogni giorno

Dall’indagine emerge che sette intervistati su 10 affermano che il denaro contante è importante per loro ogni giorno, una tendenza che è continuata negli ultimi anni.

Per fasce di età, la fascia dei cittadini con più di 65 anni è quella che ritiene che il denaro fisico sia importante nella propria vita quotidiana (76,8%). Le persone tra i 30 e i 44 anni costituiscono invece la fascia d’età che dichiara di non aver tanto bisogno di questo mezzo di pagamento nella vita quotidiana (55,5%).

Per dimensione degli abitanti, quelli che danno maggiore importanza al contante nei pagamenti sono i comuni con meno di 10.000 abitanti, ciò è dovuto soprattutto al fatto che nei piccoli comuni è più complicato pagare con altri mezzi di pagamento (72,5% ). Le zone dove questa modalità di pagamento ha meno successo sono i comuni con più di 50.000 abitanti, con il 63,7%.

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