Il dollaro statunitense si è apprezzato fortemente questo lunedì prima del ultimo incontro della Federal Reserve, mentre lo yen giapponese è salito in un contesto di speculazioni secondo cui le autorità giapponesi sarebbero intervenute per cercare di fermare il suo declino apparentemente implacabile.
L’indice del dollaro è sceso dello 0,3% a 105,63 unità e l’euro ha guadagnato lo 0,3%, attestandosi a 1,0719 dollari. La sterlina britannica si è rafforzata dello 0,54% a 1,2558 dollari.
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Il mercato si aspetta che la Fed mantenga i tassi invariati
Per gentile concessione: Criptonoticias
Mercato dei cambi: forte calo dello yen
Il movimento dello yen e la volatilità degli scambi nel corso della giornata hanno dato il tono a quella che potrebbe essere una settimana impegnativa per i trader valutari, con la Federal Reserve americana che concluderà la sua riunione di politica monetaria di due giorni mercoledì, il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti venerdì e Dati settimanali sull’inflazione europea.
Il dollaro ha toccato il minimo intraday di 160.245 yen, minimo dal 1990scatenando la speculazione su un intervento della Banca del Giappone.
Successivamente il dollaro è stato scambiato a 156,01 yen, chiudendo in ribasso dell’1,5%.. Gli scambi in Asia sono stati più scarsi del normale a causa delle festività della Golden Week giapponese. Poco dopo mezzogiorno il dollaro ha subito un forte calo, passando da 156,495 a 155,05 in un periodo di sei minuti.
“Il tempismo è davvero sensato perché avremo un mercato commerciale più snello, quindi otterranno maggiori effetti da qualunque cosa facciano ed è per questo che hanno scelto di farlo relativamente presto nel mercato asiatico”, ha affermato Joseph Trevisani , analista senior presso FX Street a New York.
Il massimo diplomatico monetario del Giappone, Masato Kanda, ha rifiutato di commentare quando gli è stato chiesto se le autorità fossero intervenute, anche se i trader hanno affermato di sì e alcuni media hanno riportato il movimento valutario.
Lo yen si è indebolito bruscamente venerdì dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto invariata la sua politica monetaria e ha offerto pochi indizi sulla riduzione degli acquisti di debito pubblico giapponese.
L’intervento del Giappone arriva pochi giorni prima della revisione della politica monetaria della Federal Reserve del 1° maggio. Secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati si aspettano che la banca centrale americana mantenga i tassi di interesse invariati data la forza del mercato del lavoro e i recenti dati sull’inflazione, che sono stati migliori del previsto.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso oggi la giornata in positivo.
