Musei: “Episodios Tapatíos”, un omaggio a Guadalajara

Musei: “Episodios Tapatíos”, un omaggio a Guadalajara
Musei: “Episodios Tapatíos”, un omaggio a Guadalajara

Questo sabato 22 giugno, alle 12:00, verrà inaugurata la mostra “Episodios Tapatíos” dell’artista visivo Carlos Vargas. Pontenel Museo della Città (Independencia 684, Zona Centro). La curatela è stata affidata a Laura Ayala, che ringrazia per il suo lavoro: “Le sono davvero in debito”.

Le azioni creative IL GIORNALISTA che la sua serie è un omaggio a Guadalajara e ad alcune delle sue figure eccezionali; L’opera presenta 14 riconoscimenti a personaggi illustri della città, che sono: Beatriz Hernández, il dottor Antonio Ayala Ríos, Fray Antonio Alcalde, il vescovo Juan Cruz Ruíz de Cabañas e l’architetto Luis Barragán.

“Questi omaggi sono realizzati ad olio, in formati medi, molto paesaggistici, risolti in una gamma molto varia di grigi chiari e bianchi, simili a quelli che Monet, Pissarro e Sisley utilizzavano per creare i loro paesaggi innevati o, come nel caso di Monet , le vedute del Parlamento inglese e del Waterloo Bridge, nelle giornate particolarmente nebbiose”, afferma.

Quanto a quale sia stato il punto di partenza per sviluppare questa mostra, dice: “Ebbene, possiamo collocarla in una serie di città inesistenti, inventate, che già preannunciano in qualche modo la struttura e il colore generale della mostra attuale. Più tardi, man mano che si evolveva, mi sono chiesto perché non ho approfittato di ciò che avevo imparato per raccontare storie del nostro ambiente immediato e inserire personaggi ammirevoli ed esemplari che sono stati fondamentali per la nostra cultura.”

Questo progetto rappresenta un debito che l’artista sente nei confronti di questi giganti nel campo della fede, della scienza e dello sviluppo artistico della nostra città. Mentre ciò che vuole trasmettere con la mostra è “la bellezza e la trascendenza dell’eredità che i connazionali e Tapatios d’adozione ci hanno lasciato in modo così ammirevole e altruista”.

Riguardo alle sfide che ha dovuto affrontare nello sviluppo di questo progetto, confessa che sono generalmente le stesse affrontate in questi 35 anni di intenso lavoro, ovvero “raggiungere l’equilibrio e la coerenza desiderati tra l’argomento da discutere, quello che potevamo definire il concetto centrale del lavoro e il modo per risolverlo con i valori e le risorse a cui posso attingere. Mi riferisco alla concrezione dello spettro cromatico, alla struttura lineare e/o volumetrica, al livello di contrasto luminoso, al rapporto dei contorni e al rapporto delle dimensioni e delle forme all’interno dell’area pittorica, oltre ad un’infinità di indicazioni oggettive e aspetti soggettivi di cui l’artista deve tenere conto per realizzare la sua opera.”

Da questo progetto, aperto al pubblico a partire da questo fine settimana, dice Vargas Ponte Cosa hai intenzione di chiedere a tuo padre? Tommaso Di figliaOrnelascronista di The Arcidiocesi di Guadalajara e intellettuale di Jalisco, che tiene una conferenza nell’auditorium del museo sulla fondazione di Guadalajara “e il lavoro essenziale e magnifico svolto dai personaggi di cui stiamo parlando.”

Oltretutto, Tra i prossimi progetti dell’artista, dice che sta lavorando in parallelo su tre diverse serie, una con il tema del “Purgatorio”.“in atmosfere cupe che potrebbero essere l’equivalente plastico dei racconti di Rulfo, un altro con il tema “Architettura Contemporanea”, in una risoluzione minimalista, e un altro con un peculiare accento industriale ed espressionista, che include scene di lavoratori come quelle magistralmente rappresentate da Sebastiao Salgado. Naturalmente, in modo alternato, continuo a dipingere le mie bagnanti, che è la serie con cui mi conosce la maggior parte del pubblico”.

La mostra racconta una storia attraverso dipinti eseguiti con una tavolozza quasi monocromatica. CORTESIA

Chi è Carlos Vargas Pons?

Originario di Guadalajara, Jalisco, Carlos Vargas Pons è nato nel 1968. Ha studiato storia dell’arte, pittura e disegno nella sua città natale, sotto la guida di Enrique Ruiz Rojo, José Fors, Davis Birks e Gonn Mosny. Ha presentato mostre individuali in spazi come: il Museo Carrillo Gil, il Museo delle Arti dell’Università di Guadalajara (MUSA) e il Museo Cabañas.

Nelle edizioni 1990 e 1991 del Convegno Nazionale della Giovane Arte ha vinto il primo premio per acquisizione, e tra gli altri riconoscimenti nazionali gli è stato assegnato, nel 2005 e ancora nel 2015, il prestigioso Premio Creatori con Borsa alla Carriera, rilasciato dalla Fondazione Nazionale Fondo per la Cultura e le Arti.

Ha partecipato a mostre collettive nei principali musei del Messico e in paesi come: Spagna, Romania, Stati Uniti, Francia, Austria, Slovenia, Cecoslovacchia e Svizzera. Il suo lavoro fa parte delle collezioni permanenti del Museo delle Arti di Guadalajara, del Museo di Arte Contemporanea di Monterrey e del Museo di Arte Contemporanea di Aguascalientes.

C.T.

 
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