Il versatile attore e regista spagnolo, Santiago Segura, esercita una profonda influenza sul panorama cinematografico iberico. Fin dai suoi esordi ha dimostrato di essere un talento unico, guadagnandosi il titolo di icona. Nato il 17 luglio 1965 a Madrid, Spagna, Segura ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo con incursioni nel teatro e nella televisione, prima di affermarsi come figura di spicco nell’industria cinematografica.
La prima grande incursione di Santiago Segura al cinema con cui è stato prodotto Il giorno della bestia (1995), diretto da Alex de la Iglesia. In questa commedia nera, Sicuro Interpreta un prete che, convinto che stia per nascere l’Anticristo, intraprende una strana odissea per evitare l’apocalisse. Il film ha ricevuto elogi per il suo approccio audace e il suo mix di umorismo oscuro ed elementi soprannaturali.
In Torrente, il braccio stolto della legge (1998), Sicuro ha assunto il ruolo principale e ha anche diretto questa commedia nera che è diventata un fenomeno di botteghino in Spagna e nel mondo. Nei panni di José Luis Torrente, un poliziotto volgare e corrotto, Sicuro satirava gli stereotipi del cinema d’azione e della cultura popolare spagnola. Il film, sebbene controverso, si è affermato Sicuro come attore e regista capace di sfidare le convenzioni. Il successo fu tale da garantire continuità per tutti gli anni a venire.
Mosca d’oro (2003), diretto da Gesù Bonillaè un altro tassello nella filmografia di Sicuro. In questa commedia avventurosa, l’attore interpreta un uomo che, insieme a un gruppo eterogeneo di personaggi, cerca un tesoro perduto. Il film si distingue per il suo tono umoristico e l’approccio leggero, offrendo al pubblico un’esperienza divertente. L’anno precedente aveva avuto un cameo nel film sui supereroi Lama II (2002), diretto da Guillermo del Toro.
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In Padre, ce n’è solo uno (2019), diretto e interpretato da lui stesso, l’attore assume il ruolo di protagonista come padre di una famiglia numerosa. La commedia affronta le lotte e le sfide della genitorialità, fornendo un tocco comico alle esperienze quotidiane della vita familiare. È stato così popolare che ha generato due sequel.
La versatilità di Santiago Segura si riflette nella sua partecipazione La scintilla della vita (2011), diretto da Alex de la Iglesia -con il quale ha ripetuto più volte il caso di Le streghe di Zugarramurdi (2013)-. In questa commedia drammatica, Sicuro Interpreta un uomo che, dopo un incidente, diventa il centro dell’attenzione dei media. Il film affronta questioni di fama ed etica giornalistica, offrendo uno sguardo satirico sulla società contemporanea. Condividi lo schermo con salma Hayek.
Santiago Segura Continua ad essere una figura amata e rispettata della cinematografia spagnola, distinguendosi non solo come attore, ma anche come regista e sceneggiatore. Il suo impatto sul cinema iberico è innegabile e la sua presenza in progetti cult lo rendono un’icona nella memoria collettiva dei cinefili spagnoli e dell’intera Iberoamerica.