È morto Horacio Malvicino, pioniere del jazz moderno e partner musicale di Piazzolla

È morto Horacio Malvicino, pioniere del jazz moderno e partner musicale di Piazzolla
È morto Horacio Malvicino, pioniere del jazz moderno e partner musicale di Piazzolla

È morto Horacio Malvicino, pioniere del jazz moderno e partner musicale di Piazzolla

Il grande chitarrista di Entre Ríos Orazio Malvicinoconsiderato uno dei pionieri del jazz moderno in Argentina e membro di diversi gruppi di Astor Piazzolla, con il quale ha registrato 15 album, è morto questa mattina all’età di 94 anni, secondo l’Accademia Nazionale di Tango. “Accompagnamo la sua famiglia e i suoi amici in questo momento di profonda tristezza per tutti”, ha espresso l’entità in un comunicato, per salutare il musicista che per tutta la sua vita ha suonato tango, jazz e bossa nova, e ha condiviso progetti con musicisti. taglia di Leopoldo Federico E Daniele Binelli.

Malvicino è stato arrangiatore e regista, ha scritto opere musicali per la televisione, ha realizzato jingle, ha composto colonne sonore per film e ha accompagnato gruppi di vari ritmi e tango. Anche se la sua cosa era il jazz, l’arrivo di Astor Piazzolla Il suo destino gli ha cambiato la vita, anche se ciò gli ha impedito di abbandonare la sua passione per questo genere, né di smettere di suonarlo. Il bandoneonista e compositore di “Libertango” conobbe “Malveta”, come lo chiamava nel 1955, e gli propose di unirsi al suo ottetto assieme a Enrique Francini, José Bragato, Hugo Baralis, Roberto Pansera -presto sostituito da Leopoldo Federico—, Attilio Stampone E Aldo Nicolini -poi sostituito da Juan Vassallo– e lo stesso Astor.

“Chi ha capito meglio tutto quello che ho scritto è Orazio Malvicino“, disse una volta Piazzolla riferendosi ai suoi chitarristi, espressione che si può leggere nel libro Astor Piazzolla: come libro di memorieche ha raccolto Natalio Gorin. “Malveta” lo accompagnò nell’uso innovativo della chitarra jazz nel tango e fece parte dell’Octeto Buenos Aires, del Quintetto, del Conjunto Electrónico e del suo ultimo gruppo, il Sextet.

Chitarrista, arrangiatore e direttore musicale, ha suonato in tutte le band del compositore argentino e ha registrato 15 album. Morì a 94 anni

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Il chitarrista ha avuto il suo primo contatto con il tango quando aveva 16 anni, a Concordia, sua città natale, durante i quali suonava con il bandoneonista. Alberto Caracciolo e il chitarrista Ettore Besada. Successivamente formarono un gruppo per esibirsi a Buenos Aires Radio Splendida, ma in questo caso suonando musica hawaiana. Caracciolo suonava l’organo e scriveva gli arrangiamenti. Nel 1964 fu pubblicato Horacio Malvicino Quintetto Jazzalbum registrato dall’etichetta Melopea nell’auditorium del Radio Municipale da Buenos Aires. dove hanno suonato anche le figure più rappresentative dei diversi generi.

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Poi il Volume 2 di queste performance, che in seguito divennero gli unici album in cui si può ascoltare Malvicino suonare jazz. Le registrazioni appartengono all’Archivio Sonoro di Julio Álvarez Vieyra e far eseguire un ripristino del suono e un mastering dal tecnico Mario Sobrino e con la partecipazione speciale del sassofonista Orazio Chivo Borraromembro all’epoca dell’Horacio Malvicino Jazz Quintet.

Il musicista è stato presidente dell’Associazione Argentina degli Artisti (Aadi) e nel 2018 è stato nominato Personalità Eccezionale della Cultura della Città di Buenos Aires per la sua carriera musicale e il suo impegno nella difesa dei diritti dei musicisti, mentre nel 2022 ha ricevuto il Premio Tagini alla carriera fonografica, assegnato dall’Accademia Nazionale del Tango. Malvicino fu direttore musicale della casa discografica RCA e orchestratore di successi popolari, e lasciò un’enorme eredità nella cultura argentina.

Fonte: Télam, SE

[Fotos: Télam, Cabrera Enrique]

 
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