La Corte Suprema britannica rifiuta la possibilità di sindacalizzare gli autisti delle consegne Deliveroo

La Corte Suprema britannica rifiuta la possibilità di sindacalizzare gli autisti delle consegne Deliveroo
La Corte Suprema britannica rifiuta la possibilità di sindacalizzare gli autisti delle consegne Deliveroo

Londra, 21 novembre (EFE).- Martedì la Corte Suprema britannica ha respinto la possibilità che gli autisti delle consegne (o ‘riders’) dell’azienda di consegna di cibo Deliveroo possano essere rappresentati da un sindacato per negoziare collettivamente le loro condizioni di lavoro e salari.

Questa è l’ultima decisione giudiziaria di una lunga controversia che questi dipendenti hanno con l’azienda, e che è nata a seguito della volontà dell’Independent Workers Union of the United Kingdom (IWGB) di rappresentare quel gruppo nel nord di Londra per negoziare con la direzione. varie questioni relative alla loro retribuzione, al loro orario di lavoro e alle loro ferie.

Nel 2017, il suddetto gruppo sindacale ha perso il ricorso presentato davanti ad un tribunale speciale per ottenere il permesso per questi ‘rider’ di accedere alla contrattazione collettiva al fine di migliorare le loro condizioni, sostenendo che non erano considerati “lavoratori” dell’azienda, e quindi erano considerati “lavoratori” dell’azienda. non erano soggetti alle disposizioni della normativa che regola i rapporti di lavoro.

Dopo questo fallimento, il sindacato ha portato il caso davanti all’Alta Corte e alla Corte d’Appello e, lo scorso aprile, l’IWGB lo ha trasferito alla Corte Suprema, la più alta istanza giudiziaria di questo paese.

Con verdetto unanime, cinque giudici di quella corte oggi hanno respinto il ricorso.

Nella loro sentenza, i magistrati hanno concordato con precedenti decisioni che sancivano che i ‘rider’ non mantengono “un rapporto di lavoro” con Deliveroo e, quindi, non hanno il diritto di negoziare collettivamente i propri diritti lavorativi e salariali.

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I giudici hanno sostenuto che diversi fattori, come il fatto che questi fattorini siano liberi di rifiutare offerte di lavoro e di lavorare per altri concorrenti, sono “fondamentalmente incompatibili” con tale rapporto di lavoro.

Da parte sua, il sindacato ha definito la decisione del tribunale “delusione”.

“Come sindacato, non possiamo accettare che migliaia di ciclisti debbano lavorare senza tutele fondamentali come il diritto alla contrattazione collettiva”, ha affermato oggi il gruppo sindacale.

La sentenza è percepita come una significativa vittoria di Deliveroo nella battaglia tra i lavoratori della cosiddetta “on-demand economy” (o “gig economy”) e le aziende e rappresenta, d’altro canto, una battuta d’arresto per quei dipendenti che non poter beneficiare dell’influenza e del potere che i sindacati concedono nella contrattazione collettiva. EFE

prc/jm/ad

 
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