VIDEO | Yerko Puchento trolla Karla Rubilar per la candidatura a Puente Alto: “Con spunto…”

VIDEO | Yerko Puchento trolla Karla Rubilar per la candidatura a Puente Alto: “Con spunto…”
VIDEO | Yerko Puchento trolla Karla Rubilar per la candidatura a Puente Alto: “Con spunto…”

VIDEO | Yerko Puchento trolla Karla Rubilar per la candidatura a Puente Alto: “Con spunto…”

Il personaggio Yerko Puchento ha fatto di nuovo la sua cosa questa domenica sera, trollando senza pietà Karla Rubilar, che si candida a sindaco di Puente Alto, nonostante viva in un altro comune e non possa votare alle Primarie.

Yerko Puchento A Karla Rubilar ha dedicato parole acide e trolling fortiche non poteva votare da solo Elezioni primarie COME candidato sindaco di Puente Altoper vivere in un altro comune.

A cominciare dal saluto “compagno” al leader comunale Irací Hassler presente nello studio di ‘We Can Talk’, ha iniziato a parlare il personaggio dell’attore e comico Daniel Alcaíno rivedere tutti i sindaci corrotti e attualmente detenuto.

“È stato imbarazzante queste primarie del sindaco. Nessuno è andato a votare in questo Paese, perché a nessuno importa. E Se è stato un fallimento è per le sciocchezze che hanno commesso molti sindaci di questo Paese, rubando interi comuni“, iniziò.

Basta, cazzo…, signori sindaci. E poi si lamentano perché nessuno è andato a votare? (Dicono) “perché il governo non li ha pubblicizzati?” Perché li pubblicizzeranno? Votare per Karla Rubilar che è… passata in autobus da Puente Alto?”, ha aggiunto scatenando risate e applausi in studio.

Smettere di dividere i comuni come se fosse un gioco di Metropoli (SIC). E se un partito non ha un candidato, beh, non si candida e basta. E non cercano il primo cretino che prendono, se non cercano ospiti per PH,” ha continuato.

Per concludere, Yerko Puchento ha detto che “niente più sindaci che nominano i loro parenti in tutte le cariche, niente più sindaci che non hanno un soldo, niente più sindaci che dicono “prendete il caldo o il caldo” e, soprattutto, niente più sindaci che credono che avere una posizione di potere dia loro l’autorità di fare quello che vogliono. “È giunto il momento di chiamare ladri i sindaci ladri.”

 
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