Sei scatti iconici di Sara Facio: la fotografia come arte

IL È morta questo martedì, all’età di 92 anni, la fotografa, manager culturale ed editrice Sara Facio anni a Buenos Aires. La sua morte è stata confermata dalla Fondazione María Elena Walsh, organizzazione diretta da Facio.

“Dalla Fondazione salutiamo la nostra amatissima fondatrice e presidente onoraria Sara Facio”, hanno pubblicato dai social della fondazione. E hanno aggiunto: “Continueremo, fedeli alle sue convinzioni, onorando il cammino che ci ha segnato”.

Sara Facio è nata il 18 aprile 1932 a San Isidro (Buenos Aires). Nel 1955, due anni dopo essersi diplomato alla Scuola Nazionale di Belle Arti, ricevette una borsa di studio dal governo francese per studiare storia dell’arte.

Autoritratto, di Sara Facio.

Ha viaggiato con l’amica Alicia D’Amico – anche lei fotografa – “per vedere musei, opere e realizzare un libro sulla storia dell’arte”. Entrambi hanno poi acquistato la loro prima macchina fotografica e hanno scattato le prime foto per hobby.

Con il tutoraggio di Annemarie HeinrichFacio tha lavorato nel fotogiornalismo. Nel 1968 fu pubblicato il primo libro fotografico firmato dai due amici, con testo di Julio Cortázar.

Julio Cortázar, di Sara Facio/EFE.

Nel 1976 arrivò Umanitario, in cui pubblica una serie di foto che riprendono istituti psichiatrici, sempre con testi di Cortazar. Nel corso del tempo, Sara divenne molto più conosciuta per la sua serie di ritratti di importanti scrittori.

Con la sua macchina fotografica ha immortalato Jorge Luis Borges, Julio Cortázar, María Elena Walsh, Pablo Neruda, Gabriel García Márquez, Alejo Carpentier, Mario Vargas Llosa, tra molti altri.

Jorge Luis Borges, di Sara Facio.

“Li ho scelti perché li ho letti e mi sono sembrati buoni”, ha detto Sara delle sue scelte.

Facio Ha condotto una campagna per il riconoscimento della fotografia come arte, perché queste catture avevano un posto nei musei e nelle gallerie.

“I ragazzi peronisti davanti alla telecamera”, di Sara Facio.

È stata una delle fondatrici del Consiglio Argentino di Fotografia, nel 1979, e insieme a D’Amico creò rubriche specializzate sui giornali Clarín, La Nación e sulle riviste Autoclub e Vigencia. E nel 1973, insieme a María Cristina Orive, fonda la casa editrice fotografica La Azotea.

“Approccio alla vita”, di Sara Facio.

Nella sua lunga carriera, Facio ha partecipato a diverse mostre nazionali e internazionali e ha ricevuto vari premi, come quello assegnato dalla Federazione Internazionale di Arte Fotografica Svizzera, il Konex Platinum Award (1992), come miglior fotografo argentino del decennio, tra molti altri.

María Elena Walsh, di Sara Facio.

 
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