il cane che ha aspettato per anni il ritorno del suo padrone

il cane che ha aspettato per anni il ritorno del suo padrone
il cane che ha aspettato per anni il ritorno del suo padrone

“Hachiko 2: Always by your side” romanza un evento reale accaduto un secolo fa in Giappone, che ha motivato due precedenti film, libri e opere d’arte.

Nel 2009, Richard Gere ha recitato nell’accattivante film “Hachi: A Dog’s Tale”, basato sulla storia vera di un fedele animale domestico che era già stato interpretato nel film giapponese del 1987 “Hachikō Monogatari”, di Kaneto Shindo.

Adesso una terza versione arriva nei cinema argentini: “Hachiko 2. Sempre al tuo fianco” non è un seguito ma la ricreazione di una storia di lealtà con protagonista il cane giapponese Akita, simile al pastore. Il cane nacque nel novembre del 1923 e l’anno successivo fu adottato dal professore Hidesaburo Ueno dall’Università di Tokyo come animale domestico per sua figlia, ma finì per diventare il suo compagno più fedele.

Si sviluppò tra loro una routine quotidiana: accompagnare il proprietario alla stazione ferroviaria di Shibuya ogni mattina e aspettarlo nello stesso posto ogni pomeriggio quando tornava dal lavoro. Nel maggio del 1925, il professor Ueno morì improvvisamente e inaspettatamente mentre era al lavoro, ma Hachiko continuò a recarsi al terminal ogni giorno per quasi 10 anni, aspettando il ritorno del suo proprietario, pioggia o neve. Fu adottato collettivamente e molte persone si presero cura di lui e lo nutrirono fino alla sua morte, avvenuta l’8 marzo 1935.

Un anno prima sul sito era stata eretta una statua di bronzo, in onore della loro lealtà, e fino ad oggi rimane un popolare luogo di ritrovo. Questo comportamento fece scalpore a Tokyo, tanto che la gente cominciò a chiamarlo Chuken Hachiko, che significa “Hachiko il cane fedele”, al punto da ispirare opere d’arte e libri, oltre al suo arrivo sul grande schermo.

In questo nuovo approccio alla storia, i nomi e i fatti della realtà si trasmutano senza cambiare il senso del racconto. Il cagnolino all’inizio viene abbandonato e il nuovo proprietario, Chen Jingxiu, lo salva e lo porta a casa, dove diventa il beniamino di tutta la famiglia. La scena è ambientata ai giorni nostri, quindi le prime buffonate del cucciolo hanno un carattere quotidiano riconoscibile a chiunque. Invece che ad una stazione ferroviaria si riferisce ad una casa che un tempo era bella ma che non c’è più, anche se il cane, chiamato Batong in questa nuova produzione, sta ancora aspettando il ritorno a quello che era prima.

Il film di Xu Ang è protagonista Jugang Bai, Joan Chen E Xiaogang Feng.

 
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