‘La stanza accanto’, il nuovo film di Pedro Almodóvar, uscirà in Spagna il 18 ottobre

‘La stanza accanto’, il nuovo film di Pedro Almodóvar, uscirà in Spagna il 18 ottobre
‘La stanza accanto’, il nuovo film di Pedro Almodóvar, uscirà in Spagna il 18 ottobre

Tilda Swinton, Julianne Moore e Pedro Almodóvar durante le riprese di ‘La stanza accanto’ (Iglesias Más)

Pedro Almodovar provato con Manuale per le donne delle pulizie, un romanzo della scrittrice americana Lucia Berlin che sarebbe stato il protagonista Cate Blanchett. Il regista manchano voleva liberarsi del problema di girare un film in inglese dopo i cortometraggi La voce umana E strano modo di viverema il progetto non è riuscito a concretizzarsi e a soddisfare le aspettative del regista.

Quasi un anno dopo, Almodóvar annunciò che il progetto dei suoi sogni, girare un film completamente in inglese, stava cominciando a prendere forma. Prossima stanzail nuovo film del cineasta manchano Quello Nel cast ci saranno Julianne Moore e Tilda Swintonche aveva già collaborato con il regista in La voce umanaaccompagnato da Giovanni Turturrouscirà in Spagna il il prossimo 18 ottobre dalla mano di Warner.

Lo spagnolo Juan Diego Botto, Raúl Arevalo, Melina Matthews E Vittoria Luengoe l’americano Alessandro Nivolasi uniscono al cast del film, come riferisce El Deseo in un comunicato in cui conferma anche che le riprese del lungometraggio sono terminate.

Tilda Swinton e Julianne Moore reciteranno nel primo film in lingua inglese di Almodóvar, “La stanza accanto”

La storia di Prossima stanza È il una madre molto imperfetta e una figlia dispettosa separate da un grande malinteso. Tra di loro, un’altra donna, Ingrid (Julianne Moore), un’amica della madre, è depositaria sia del loro dolore che della loro amarezza. Martha, la madre (interpretata da Tilda Swinton), è una giornalista di guerra e Ingrid è una scrittrice di autofiction.

Il film parla della crudeltà senza limiti delle guerre, dei modi molto diversi in cui i due scrittori si avvicinano e scrivono della realtà. Il primo lungometraggio di Almodóvar in inglese parla di la morte, l’amicizia e il piacere sessuale come i migliori alleati per combattere l’orroreparla anche del dolce risveglio al cinguettio degli uccelli in una casa costruita nel mezzo di una riserva naturale nel New England, dove i due amici vivono in una situazione estrema e stranamente dolce.

Madrid è stata ed è un soggetto attivo nella filmografia del regista manchano. Le sue strade, i bar, gli alberghi, le terrazze, le chiese e le piazze sono state Assisti ai drammi narrativi più succosi e shakespeariani. I film di Almodóvar non possono essere compresi senza la città che ha permesso lo sviluppo della sua personalità e della sua arte. È un personaggio in più, anche se principale, in un ricco curriculum audiovisivo che ha consacrato Almodóvar come uno dei registi contemporanei più importanti dentro e fuori Hollywood.

Per rendere omaggio al nucleo urbano adattato all’estetica almodovarianospazio conte Duca padroni di casa, fino alla prossima volta 20 ottobreIL esposizione Madrid, la ragazza di Almodóvar: un tour di tutte le enclavi della capitale che compaiono nei film del cineasta della Mancia. Dalla scena girata in Plaza Mayor per Il fiore del mio segreto (così come altri spazi prettamente madrileni come la sede dal giornale Paese in Calle Miguel Yuste), passando per il quartiere Puente de Vallecas che appare in Ritorno o le torri Kio che compaiono in Carne tremulala mostra è un viaggio nel tempo che testimonia i cambiamenti nella capitale e nel cinema dell’autore.

La Plaza Mayor in ‘Il fiore del mio segreto’, in un’immagine dalla mostra ‘Madrid, la ragazza di Almodóvar’ (Helena Margarit Cortadellas)

 
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