un film accattivante dalle parole e dall’immagine

Gli strumenti della solitudine“, l’ultimo film del regista Gaspare Gomez, ha debuttato venerdì sera al Università del Cinema. Quest’opera si distingue per la sua unicità e profondità emotiva, portando lo spettatore in un viaggio introspettivo attraverso una narrazione minimalista e una performance magistrale di Verónica Manzonel’unico interprete del film.

Inizia il lungometraggio incitando il pubblico a pensare e svelare gli intricati passaggi del personaggio. In dialogo con Soleil direttore dell’audiovisivo ha spiegato come si evolve questa struttura: “Gli attrezzi della solitudine è un film che all’inizio ti porta su un piano razionale, ti fa riflettere, ti fa cercare di capire cosa sta succedendo al protagonista finché a un certo punto tutti quei pezzi sciolti si incastrano e quando si incastrano si sarà un piano emotivo“.

Una riflessione sull’esperienza umana

Questo duplice approccio, bianco e nero, l’uso profondo delle parole e della musica Permettono al pubblico di connettersi con la storia.

La trama segue una scrittrice che, in una seduta di terapia, racconta il suo nuovo romanzo. Mentre la finzione si intreccia con la realtà, il suo personaggio prende vita, diventando una via di fuga e un mezzo di recupero per la protagonista.

Il film approfondisce temi universali come dolore, perdita, superamento e il potere trasformativo dell’immaginazione, offrendo una profonda esplorazione dell’esperienza umana attraverso la visione unica di Gaspar e la potente esecuzione di Verónica.

Le riprese di “The Tools of Solitude” hanno presentato molteplici sfide. Gómez ha spiegato che, dalla sceneggiatura, raccontare una storia con pochissimi elementi è stata una sfida considerevole. Girare senza una troupe al completo ha richiesto una grande dose di ingegno e adattabilità. In post-produzione, l’obiettivo era garantire che il montaggio e il sound design completassero perfettamente la transizione dal razionale all’emotivo, supportati sia dalla musica che dagli effetti sonori.

Analisi della cura nella composizione degli scatti. (filmato)

La scelta di Veronica Manzone

La designazione di Veronica Manzone come protagonista non è stato casuale. Fin dall’inizio del progetto, Gómez aveva in mente di mettere davanti al suo obiettivo l’attrice di teatro. “È stato incredibile che lei volesse unirsi a questo progetto perché, in effetti, fin dalle prime bozze del personaggio si chiamava già Verónica”, ha commentato il regista.

La sua dedizione al ruolo risalta in ogni scatto. Manzone offre una performance intensa e commovente, paragonabile alle grandi rappresentazioni del teatro shakespeariano, dove ogni parola e ogni gesto sono carichi di significato.

Cinque motivi per vedere “Gli strumenti della solitudine”

  1. Attenzione nel prendere: Ogni scatto è composto con cura, ricercando simmetria ed emozione. Aggiunto all’uso del bianco e nero, consente all’attenzione di concentrarsi sulla profondità del testo e crea intimità con il personaggio.
  1. La performance di Veronica Manzone: La sua performance è così intensa e prolungata da esaltare le tecniche teatrali più esigenti.
  1. Una riflessione sull’essere: Il film invita a una profonda introspezione sulla natura umana.
  1. Musica: Supporta la storia senza invadere, completando la narrazione visiva.
  1. Un testo meticoloso e filosofico: Ogni parola è scelta con precisione, creando un ritmo che immerge il pubblico nella storia.
Analisi della cura nella composizione degli scatti. (filmato)

Il film È un grande libro in sé, che risuona con l’intimità e la profondità delle opere di Paul Auster, con un appello all’incontro à la Julio Cortázar e che attiva macchine di pensiero critico come quelle di Ray Bradbury, offrendo una riflessione interiore che lascia riflettere lo spettatore, invitandolo a scoprire una sincronia estetica e recitativa senza precedenti.

Citando Bradbury: Come se una cinepresa avesse proiettato nella sua testa un solo ricordo nitido, scoprì che la sua mente si era fermata, in modo ridicolo, in una scena”.

“The Tools of Solitude” è, senza dubbio, un capolavoro da non perdere.

Gaspar Gómez e Veróniza Manzone.

Funzioni presso l’Università del Cinema

“The Tools of Solitude” continuerà ad essere proiettato al Cine Universidad. Per conoscere le funzionalità e acquistare i biglietti potete cliccare qui.

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