L’evento, che si conclude domani, è l’incontro più importante del più antico gruppo di esperti del Paese asiatico, istituito nel 1870 per la ricerca e il dibattito sulla sicurezza nazionale e gli affari militari.
Secondo una dichiarazione ufficiale, l’incontro è motivato dagli ambienti sempre più instabili in cui vengono dispiegate le attuali missioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite, caratterizzati da una guerra asimmetrica.
In questo panorama, è essenziale garantire il rispetto dei principi del diritto internazionale umanitario (DIU), si legge nella nota.
Per questi esperti, l’applicazione delle norme del DIU presenta attualmente sfide derivanti dalla complessità dei conflitti moderni, dalle azioni di attori non statali e dai confini sfumati tra combattenti e civili negli spazi di battaglia urbani.
Il forum mira quindi a discutere l’applicabilità e i limiti dell’attuazione dei quadri di diritto internazionale umanitario nelle operazioni di pace delle Nazioni Unite attraverso un approccio interattivo multi-stakeholder.
-Le sessioni consentiranno un esame più approfondito di alcune questioni contemporanee come la protezione dei civili, la responsabilità per i crimini contro le forze di pace, il ruolo delle donne nelle operazioni di mantenimento della pace e lo sfruttamento della tecnologia per operazioni più efficaci.
-Il forum, aperto da alti funzionari delle forze armate indiane e del Ministero degli affari esteri, includerà il punto di vista di accademici e professionisti con esperienza diretta.
L’evento si concluderà con una sessione plenaria volta principalmente a fornire raccomandazioni per approfondire il discorso sul diritto internazionale umanitario e la sua integrazione nelle operazioni di pace delle Nazioni Unite.
I dialoghi saranno volti a contribuire allo sviluppo di moduli di formazione e quadri politici più efficaci, garantendo nel contempo i diritti e la sicurezza delle forze di pace e dei civili.
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