Il proprietario ha illustrato le azioni che si realizzeranno nell’ambito di questa iniziativa durante un’apparizione nel programma di interviste Frente a Frente, della Telecorporazione Salvadoregna (TCS), e che fa parte del Segretariato dell’Integrazione Economica Centroamericana (Sieca).
Il progetto investirà in 11 corridoi e 398 progetti dal Guatemala a Panama e, nel caso specifico del salvadoregno, gli investimenti saranno diretti soprattutto alle infrastrutture stradali, che assorbiranno 5mila e 800 milioni di dollari, il 58 per cento dei 10mila milioni che il Paese contribuirà.
Si faranno progressi anche nei piani delle infrastrutture aeronautiche con progetti di investimento per 2.113 milioni di dollari nel settore aeronautico e aeroportuale, che comprende l’aeroporto del Pacifico, e nelle infrastrutture portuali marittime, con 632 milioni di dollari, ha spiegato Rodríguez.
Un altro progetto che dovrà avanzare nei prossimi anni è quello della ferrovia del Pacifico, settore nel quale sarà previsto un investimento di 1.800 milioni di dollari.
L’iniziativa regionale andata in onda il giorno prima prevede un investimento da parte dei sei paesi centroamericani di 52 miliardi, di cui 10,7 miliardi di dollari corrispondono a El Salvador.
-Il responsabile dei Lavori Pubblici ha sottolineato che, nel caso della ferrovia, l’obiettivo è unire El Salvador e il Guatemala con il Messico.
-A questo proposito, il Governo prevede il Treno Pacifico e una monorotaia nell’area metropolitana di San Salvador. Lo scorso luglio, il Ministero dell’Economia ha presentato alla Banca Europea una richiesta di 450 milioni per avviare la realizzazione di entrambi i progetti, ha precisato.
Rodríguez ha sottolineato che, oltre a ridurre i costi del trasporto merci, progetti come il viadotto Los Chorros prevedono la piantumazione di mezzo milione di alberi.
Lui ha sottolineato che le banche mondiali, di sviluppo interamericano e di integrazione economica centroamericana, tra le altre, parteciperanno al finanziamento di queste iniziative, senza trascurare il sostegno del Giappone, dell’Unione Europea, della Cina e della Corea del Sud, tra gli altri paesi.
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