L’Argentina è uno dei paesi che ha più cittadini italiani rispetto ad altre nazioni. Si stima che 1 persona su due sia italiana. Nel caso della regione di Cuyo il numero sale a 100mila e le richieste sono sempre di più cittadinanze e passaporti dei discendenti.
Buenos Aires ha 350.000 cittadini registrati e Cuyo ce ne sono 100.000, di cui oltre il 50% registrati a Mendoza. “In Argentina ci sono 25 milioni di argentini che ce l’hanno Cittadinanza italiana“, la domanda per ottenere passaporti e cittadinanze aumenta costantemente”, ha sottolineato il nuovo console della ItaliaGiuseppe D’Agosto, in dialogo esclusivo con MDZ.
D’Agosto ha affermato che da 15 anni c’è stato un cambiamento nelle dinamiche tra Italia e Argentina, “non parliamo di emigrazione ma di mobilità. C’è un fenomeno che stiamo osservando dove tornano in Italia i nipoti di chi veniva dal vecchio continente”.
-Nel consolato che rappresenta la regione di Cuyo vengono trattate circa 6.000 cittadinanze all’anno, anche se la domanda è più elevata e l’espletamento delle pratiche è condizionato dalla disponibilità di turni gestiti a livello nazionale.
-MDZ è stato in grado di scoprire che un turno per ottenere il Cittadinanza italiana dai gestori può avere un valore di 600 US$. La realtà dimostra che molti residenti di Mendoza sono costretti ad accedere a questo “servizio” a causa delle difficoltà nel gestirlo attraverso il web.
Interrogato sull’esistenza di gestori che vendono turni, il console ha sottolineato: “C’è una domanda molto grande riguardo alle risorse di cui dispone il consolato e le cose sono complicate dalle azioni degli hacker che entrano nel sistema per mantenere alcuni turni.
“A tutti gli interessati che desiderano appuntamenti e non possono ottenerli attraverso i canali ufficiali, consiglio di scrivere alla mail consolare [email protected]. Vogliamo generare una migliore comunicazione con gli interessati e conoscere le esigenze e le emergenze che abbiamo”, ha detto Giuseppe D’Agosto e ha aggiunto: “Cerchiamo una comunicazione più fluida, non solo per la questione della cittadinanza e del passaporto ma anche per tutto ciò che riguarda la promozione culturale svolta dal consolato”.