Vengono registrate le immagini della nuova “porta droni” della Marina dell’Esercito popolare di liberazione cinese

Nei giorni scorsi una serie di fotografie corrispondenti a quelle che potrebbero essere le novità porta-droni della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione Cinese. Le notizie, diffuso dal sito specializzato Naval Newsacquista rilevanza poiché, pur conoscendo l’inizio della sua costruzione nel 2022, non è stato annunciato ufficialmente dal Ministero della Difesa del colosso asiatico, come se lo fossero stati altri importanti programmi di costruzione navale.

Non è una novità affermare che l’uso diffuso di veicoli aerei senza pilota di varia natura e tipologia sia già presente per qualsiasi forza militare. Tuttavia, a livello navale si registra ancora lo sviluppo di unità specializzate nello schieramento in mare e dal mare di droni. La cosa più vicina è la formazione di gruppi aerei imbarcati su portaerei convenzionali e navi d’assalto anfibio di tipo LHD, che, tuttavia, dispongono ancora per lo più di aerei con equipaggio. Diverse marine militari, come quelle della Turchia e del Regno Unito, stanno già prevedendo un utilizzo crescente degli UAV sulle loro navi capitali, chiedendo che dispongano di strutture dedicate per la loro manutenzione, sostegno e dispiegamento in alto mare.

Nell’area Asia-Pacifico, diverse marine militari stanno lavorando su progetti concettuali di navi madre per lo schieramento di droni imbarcati, che potrebbero ricevere, in assenza di maggiori dettagli, il termine “porta-droni”. La Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione Cinese, visti i suoi piani per la proiezione e l’espansione di unità e capacità, è una di quelle più vicine ad avere questa classe di navi nel prossimo futuro.

Dopo le immagini viralizzate da Naval News, in cui questa nuova portaerei per droni viene vista presso le strutture del cantiere navale Jiangsu Dayang Marine sul fiume Yangtze, situato a Shanghai, mostrano un’immagine quasi dall’alto della nave. L’immagine permette di apprezzare le differenze che questa classe di unità avrebbe con le portaerei, presentando un disegno quadrangolare con un ponte di volo che rappresenterebbe solo 1/3 rispetto alle citate navi capitali. Per fare un confronto, queste navi potrebbero avere dimensioni e dislocamento più vicini alle vecchie portaerei di scorta della Seconda Guerra Mondiale.

Ad oggi non si conoscono ulteriori informazioni né il nome ufficiale della nave. L’unica cosa che si sa è che la sua costruzione è iniziata nel 2022 nel più grande segreto, potendo solo fare ipotesi sulla formazione del suo Embarked Air Group, nonché sui compiti e sui ruoli che occuperebbe all’interno della Marina cinese.

Specialisti come J. Michael Dahm, ricercatore presso il Mitchell Institute for Aerospace Studies e professore di Affari internazionali alla George Washington University, hanno ipotizzato, sulla base di precedenti lavori del suddetto cantiere navale, che una delle funzioni della porta droni potrebbe essere per simulare le navi occidentali durante le esercitazioni navali.

Un’altra possibilità per quanto riguarda la progettazione della nave è che possa essere utilizzata come piattaforma vicino alla costa per lo schieramento di droni, relegando così le capacità di proiezione più tipiche di una portaerei, agendo più come le basi marittime di spedizione della Marina degli Stati Uniti. Ad oggi, senza ulteriori dati e annunci, si possono formulare solo speculazioni.

*Foto di copertina utilizzata a scopo illustrativo.

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