Almeno due pastori, che erano fratelli, sono morti domenica notte dopo che un raid aereo israeliano ha colpito il loro veicolo nella città di Hula, nel sud del Libano, dove l’esercito israeliano scambia attacchi con la milizia sciita libanese Hezbollah in seguito al conflitto la Striscia di Gaza. “Si sono rifiutati di lasciare il villaggio e hanno continuato a lavorare, producendo latte e yogurt che hanno distribuito agli abitanti dei villaggi vicini”, ha detto un residente della città al quotidiano libanese ‘L’Orient le Jour’, le cui fonti hanno confermato che entrambe le vittime sono civili. Un altro residente ha espresso la sua preoccupazione perché il suo “anziano padre” e gli altri suoi fratelli sono rimasti senza nessuno che si prenda cura dei loro bisogni, e anche una parte della casa è stata parzialmente distrutta. I due fratelli sono stati identificati come Ali Kassem, 31 anni, e Mohamad Kassem, 41 anni. Finora Hezbollah non ha affermato che siano “martiri” del gruppo. D’altra parte, l’esercito israeliano ha confermato sui social media una serie di attacchi contro “edifici militari” di Hezbollah nelle città di Al Naqura, Marun al Ras e Al Hiyam, nel sud del Libano. Israele e Hezbollah, sostenuto dall’Iran e che ha un peso politico significativo in Libano, sono impegnati in una serie di scontri dall’8 ottobre, all’indomani degli attentati di Hamas che, secondo i dati, hanno provocato quasi 1.200 morti e circa 240 rapiti. autorità israeliane.
