L’Agenzia europea per i medicinali approva la prima insulina lenta settimanale

La somministrazione quotidiana di insulina, effettuata da moltissimi diabetici in tutto il mondo, potrebbe essere ridotta ad una sola dose a settimana.

Daniele Ingemi Italia meteorita 02/06/2024 18:06 6 minuti

La nuova terapia rappresenta una vera rivoluzione per tutti coloro che soffrono diabete. Si stima che siano circa più di 530 milioni gli adulti nel mondo a cui è stata diagnosticata questa patologia. Ma il dato potrebbe anche essere fortemente sottostimato.

L’EMA, l’Agenzia europea per i medicinali, ha appena approvato la prima insulina settimanale al mondo per il trattamento dei pazienti adulti, aprendo la strada al successivo via libera da parte degli organismi regolatori nazionali.

Da 365 iniezioni all’anno (una al giorno) a 52 iniezioni (una alla settimana): una vera rivoluzione per i pazienti affetti da diabete, dopo 103 anni dalla scoperta dell’insulina.

L’insulina che cambierà lo stile di vita dei diabetici

Si tratta di Molecola Icodecprodotto dal colosso farmaceutico danese Nordiskche promette di cambiare la vita di tanti pazienti che convivono con una patologia ancora subdola e pericolosa, che se non gestita bene rischia di causare numerose complicazioni.

In Italia è affetto da diabete diagnosticato il 6% della popolazione, ovvero quasi 4 milioni di persone. Si tratta però di un dato sottostimato considerando che le diagnosi fallite ammontano a circa 1,5 milioni.

Oggi la terapia richiede che sia il paziente a amministrare insulina lenta almeno una volta al giorno con un impatto che spazia dalla gestione della terapia stessa alla sfera sociale, lavorativa e psicologica della persona e della sua famiglia.

misuratore di insulina nel sangue
La nuova insulina basale viene somministrata per via sottocutanea, solo una volta alla settimana, e ha dimostrato di migliorare il controllo glicemico rispetto alla versione giornaliera.

Il paziente ha bisogno monitorare e gestire la malattia quotidianamente e pianificare la giornata in base ad esso. Anche il numero di iniezioni influisce sull’aderenza al trattamento.

Dai dati emerge che il 50% di coloro che necessitano di terapia insulinica ritardano l’inizio del trattamento per più di due anni, con conseguenze sulla patologia e sulle complicanze.

I risultati degli studi

Nel studi clinici di fase 3riferisce una nota della casa farmaceutica, l’insulina settimanale ha permesso una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue rispetto all’insulina basale giornaliera, favorendo il controllo glicemico particolarmente “nelle persone con diabete di tipo 2” (diabete di tipo alimentare).

Ma Questa innovazione è attesa da tempo sia per le persone con diabete di tipo 1 che per le persone con diabete di tipo 2, afferma il professor Angelo Avogaro, responsabile dell’Unità di Malattie del Metabolismo e Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova e presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid), che afferma: “Noi Spero che l’Aifa dia il suo benestare all’approvazione di questa insulina.”

La necessità della somministrazione quotidiana può essere stressante e compromettere la continuità del trattamento.

La nuova insulina basale viene somministrata per via sottocutanea, solo una volta alla settimana, e ha dimostrato di migliorare il controllo glicemicorispetto alla versione giornaliera, senza aumentare il rischio di ipoglicemia.

Infatti, Sid sottolinea: le formulazioni settimanali rilasciano insulina in modo più consistente, che riduce i picchi e i cali di zucchero nel sangue e il rischio di grave ipoglicemia. Inoltre, un migliore controllo glicemico a lungo termine può ridurre il rischio di complicazioni come malattie cardiache, ictus, nefropatia e retinopatia.

Come migliora la qualità della vita di un diabetico con questa nuova terapia?

Verrebbero offerte meno iniezioni maggiore flessibilità per la routine quotidianaviaggi e attività sociali, con una diminuzione dello stress, dell’ansia e della depressione associati al diabete, con a minor impatto emotivo così come un maggiore senso di controllo e autoefficacia.

Pertanto, una singola iniezione settimanale può aumentare l’aderenza, che è un elemento importante migliorare i risultati sanitari e ridurre sia i ricoveri ospedalieri che i costi conseguenti.

persona con microinfusore per insulina
Molte persone nel mondo non effettuano cure adeguate ed efficaci per il diabete, innescando maggiori problemi di salute.

L’appello a “garantire rapidamente” la disponibilità della nuova insulina arriva anche dal presidente dell’Associazione dei medici diabetologici, il professor Riccardo Candido, per il quale Il nuovo farmaco “rappresenta la prima grande innovazione farmacologica dopo oltre un secolo”.

Forse dopo l’insulina lenta, una volta alla settimana, la ricerca si concentrerà anche sulla creazione di un insulina rapidache i diabetici dovrebbero assumere almeno 3 volte al giorno prima dei pasti, capace di migliorare la performance nel mantenimento del valore glicemico medio nel lungo periodo.

Infine, l’aspetto ambientale non è irrilevante: la terapia settimanale darà i risultati sperati notevole risparmio nel numero di penne e siringhe utilizzatea vantaggio della sostenibilità, poiché ciò ridurrà anche le emissioni di CO22.

 
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