Fonti qui citate da diversi media indicano che le vittime sono uomini siriani in uniforme e membri delle milizie alleate dell’esercito nella lotta al terrorismo.
Hanno chiarito che gli aerei da combattimento israeliani hanno lanciato i loro missili dal cielo sopra l’area di Tanef occupata dalle forze statunitensi nella Siria orientale, e sono arrivati lì dallo spazio aereo giordano.
Hanno assicurato che l’aggressione è stata perpetrata dall’est del paese, lontano dal raggio del fuoco della difesa aerea siriana, e con piena copertura e sostegno delle truppe di Washington.
Il Ministero della Difesa della nazione araba ha confermato in un comunicato che gli attacchi hanno preso di mira diverse postazioni e strutture attorno alla capitale della provincia.
Il 29 maggio, una ragazza è stata uccisa e almeno 20 persone sono rimaste ferite in intensi bombardamenti israeliani con razzi contro camion nella zona di Al-Furklos, nella parte orientale della provincia centrale siriana di Homs, e contro la città costiera di Banias.
Intanto, il 25 maggio, droni israeliani hanno attaccato due veicoli dell’esercito siriano e dei suoi alleati, nel comune di Qusseir, vicino al confine con il Libano, provocando la morte di una persona e il ferimento di un’altra, oltre alla distruzione dei due automobili.
Israele bombarda costantemente il territorio siriano con il pretesto di attaccare le milizie filo-iraniane, mentre Damasco sostiene che questi attacchi costituiscono una violazione della sua sovranità e del diritto internazionale.
Il Ministero degli Affari Esteri del Paese arabo ha esortato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad assumersi le proprie responsabilità e a porre fine a questi attacchi.
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