Impatto del degrado ambientale e dell’inquinamento in Cile: comunità in azione

Impatto del degrado ambientale e dell’inquinamento in Cile: comunità in azione
Impatto del degrado ambientale e dell’inquinamento in Cile: comunità in azione

Quest’anno l’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite ha deciso di commemorare la Giornata dell’Ambiente con questo motto “Le nostre terre. Il nostro futuro”, con l’obiettivo di risanare questo spazio dal degrado ambientale, fermare la desertificazione e rafforzare la resilienza alla siccità, per garantire la preservazione del pianeta. E parte di questo appello è già stato raccolto dalle comunità.

Il degrado dei territori in Cile

In un paese come il nostro, dove la base economica è posta sull’estrazione delle risorse – miniere, agricoltura, settore forestale, allevamento del salmone, ecc., la crescita economica ha storicamente implicato il degrado dei territori e la creazione di aree di sacrificio. Ciò aggrava problemi gravi, come la disuguaglianza sociale e l’iniqua distribuzione degli oneri e dei benefici ambientali. In questo contesto, fondamentale è il contributo delle comunità nella difesa dell’ambiente. Lo indica Silvana Espinosa, portavoce di Greenpeace.

Inquinamento a Quintero e Puchuncaví

A partire dagli anni ’60, in questa zona iniziò a costruire un complesso industriale incentrato sull’energia, sui prodotti chimici e sui combustibili, che nel tempo ha generato inquinamento atmosferico e avvelenamenti massicci, oltre alle fuoriuscite di petrolio e carbone.

“Ogni volta che vediamo come i casi di avvelenamento siano più alti, senza andare oltre, nel mese di maggio, secondo il Comune di Quintero, sono state denunciate 340 persone con problemi di salute, appartenenti a diverse scuole della zona. Lo Stato ci abbandona quando ne abbiamo più bisogno, dove è urgente che vengano effettuate ispezioni che sanzionano il settore invece di indicare alle scuole palliativi senza senso, come l’installazione di depuratori d’aria, oltre a studiare i contaminanti e sapere cosa siamo fare. “inebria”ha indicato Katta Alonso, fondatrice di Donne della Zona di Sacrificio nella Resistenza.

Espansione mineraria a Los Bronces

Il Progetto Integrato Los Bronces mira ad ampliare la miniera Los Bronces, dedicata all’estrazione di rame e molibdeno, con una storia che abbraccia più di un secolo. Questa miniera si trova nella zona montuosa nord-orientale della Regione Metropolitana, nei comuni di Lo Barnechea e Colina, all’interno del bacino del fiume Maipo.

“L’attività mineraria genera un significativo inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo nell’area in cui viviamo. Colpisce anche l’ambiente nel suo complesso, la flora, la fauna e le specie protette e invisibili, tra cui il gatto andino. Per la compagnia mineraria questa specie non esiste, ma sono stati rinvenuti e visti esemplari in questa zona.”aggiunge Claudio Rojas della Corporazione Camino a Farellones.

 
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