In un rapporto sul settore a livello mondiale, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) ha avvertito che “mesi di ostilità e restrizioni sugli aiuti umanitari hanno fatto crollare i sistemi alimentari e sanitari, con conseguenze catastrofiche per i bambini e le loro famiglie”.
Le cifre mostrano il terribile impatto che il conflitto in quell’enclave costiera e le restrizioni israeliane hanno sulla capacità delle famiglie di soddisfare i bisogni alimentari dei minori, ha sottolineato.
Il mese scorso Adele Khodr, direttrice regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, aveva avvertito che le operazioni umanitarie, da cui dipende la sopravvivenza dell’intera popolazione di Gaza, sono minacciate dall’escalation degli attacchi da parte delle forze armate israeliane.
I civili, già esausti, malnutriti e vittime di innumerevoli traumi, corrono ora un rischio maggiore di essere uccisi, feriti o sfollati all’interno delle loro comunità in rovina, criticò allora il funzionario.
L’offensiva contro la città meridionale di Rafah e altre zone dell’enclave costiera ha ulteriormente aggravato la sofferenza di centinaia di migliaia di bambini, immersi in un incubo dal 7 ottobre, ha sottolineato.
“È imperativo mettere a tacere le armi e rispettare i diritti dei bambini di Gaza, vittime di atrocità inimmaginabili, meritano un cessate il fuoco immediato e la possibilità di vivere in pace”, ha affermato.
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