Il Cile ha descritto le dichiarazioni di Tarek William Saab sull’omicidio di Ronald Ojeda come “speculazione”

Foto d’archivio del Ministro cileno della Giustizia e dei Diritti Umani, Luis Cordero Vega. EFE/ Juan Carlos Hidalgo Crediti: EFE

Il governo del Cile descritto questo mercoledì come “ipotesi” e “speculazioni” le dichiarazioni del procuratore generale chavista Tarek William Saabche ha indicato come possibile responsabile del delitto un ex militare Ronald Ojeda agli organi di intelligence cileni e stranieri “con interessi spuri”.

“Le speculazioni effettuate all’estero su informazioni di base non disponibili sono qualcosa su cui il governo non commenterà”, ha detto il ministro della Giustizia sul canale statale 24 Horas, Luis Cordero.

“In Cile siamo rispettosi delle istituzioni, siamo rispettosi dell’autonomia del Pubblico Ministero e dell’indipendenza della Magistratura. “In Cile non si specula sui casi giudiziari” ha aggiunto il ministro.

Il procuratore venezuelano, in dichiarazioni ai giornalisti questo mercoledì, ha assicurato che il delitto di Ojeda, avvenuto lo scorso febbraio a Santiago, era un’operazione per “offuscare” le relazioni tra i due paesi “proprio quando si stava verificando un riavvicinamento molto importante”.

I resti di Ojeda, dissidente del regime di Nicolás Maduro e asilo politico a chilisono stati ritrovati dieci giorni dopo il sequestro irregolare avvenuto in un comune periferico della capitale, sepolti a 1,4 metri di profondità, sotto un blocco di cemento.

Ojeda, 32 anni, è stato portato via da casa nel cuore della notte, quasi nudo, da un gruppo di persone vestite con finte uniformi della polizia cilena.

Anche il sottosegretario agli Interni cileno, Manuel Monsalve, ha fatto riferimento alle dichiarazioni del procuratore venezuelano e ha assicurato che “nei casi di polizia ciò che governa sono le prove e spetta al Pubblico Ministero cileno escludere o affermare le ipotesi”.

“Il Cile ha istituzioni solide, ha istituzioni professionali, ha istituzioni che svolgono ricerche basate sull’evidenza”, ha aggiunto in dichiarazioni ai giornalisti.

Il pubblico ministero cileno incaricato del caso, Héctor Barros, ha collegato il delitto alla banda criminale Tren de Aragua, nata in un carcere venezuelano e diffusa in Cile, Perù, Colombia e Bolivia; Il caso ha generato attriti tra i due paesi e accuse di mancanza di cooperazione da parte del Cile nei confronti del Venezuela.

Due pubblici ministeri venezuelani hanno visitato il Cile la scorsa settimana e hanno incontrato il direttore dell’Unità di cooperazione internazionale ed estradizioni della Procura nazionale cilena (Uciex), Juan Pablo Glasinovic, per collaborare alle indagini.

Finora l’unica persona accusata del rapimento e dell’omicidio di Ojeda è un ragazzo venezuelano di 17 anni, che da marzo si trova in un centro giovanile.

Altri due sospettati hanno un mandato d’arresto in corso e sono latitanti, anche se le autorità cilene sospettano che si trovino in Venezuela.

Con informazioni da EFE

 
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