Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è congratulato con Narendra Modi, rieletto primo ministro indiano nelle elezioni che si sono concluse il 4 giugno.
In una telefonata, Bibi e il suo omologo indiano ha accettato di “rafforzare il legame bilaterale” e di “portare le relazioni ai massimi livelli”.
Il leader nazionalista indù ha ottenuto il sostegno unanime dei suoi partner per guidare la coalizione che intende formare il futuro governo indiano, dopo un incontro dei suoi principali leader a Nuova Delhi, il giorno dopo lo spoglio delle elezioni generali.
“Siamo orgogliosi che l’Alleanza Nazionale Democratica (NDA, partito al governo) abbia combattuto e vinto con unità le elezioni della Lok Sabha (Camera bassa del Parlamento) del 2024 sotto la guida di Narendra Modi”ha affermato la coalizione in un comunicato diffuso al termine della riunione.
“Scegliamo tutti all’unanimità Narendra Modi come nostro leader”, aggiunge il documento, certificando che il presidente avrà il sostegno necessario per essere nominato primo ministro per la terza volta consecutiva.
Si prevede che lo farà anche Modi, leader del Bharatiya Janata Party (BJP). presterà nuovamente giuramento come primo ministro questo sabato, 8 giugno, secondo i media indiani.
Il BJP è stata la forza più votata alle elezioni generali in India e ha ottenuto 240 seggi nella Camera bassa del parlamento indiano o Lok Sabha, secondo i risultati pubblicati ieri dalla Commissione elettorale dopo più di quindici ore di conteggio.
Tuttavia, questa cifra non raggiunge la soglia dei 272 seggi necessari per formare un solo governo, motivo per cui per governare per la prima volta ha bisogno del sostegno dei partner della NDA. La coalizione di governo conta circa 290 parlamentari. La coalizione INDIA, guidata dallo storico partito del Mahatma Gandhi, l’Indian National Congress, ha ottenuto 243 seggi.
Questo sarà il terzo governo consecutivo di Modi, salito al potere per la prima volta nel 2014, quando il suo partito ottenne la maggioranza assoluta alle elezioni parlamentari con 282 seggi.
Cinque anni dopo, nel 2019, il BJP ha guadagnato 303 parlamentari, permettendogli di governare nuovamente da solo.
Tuttavia, Sarà la prima volta nella carriera politica di Modi che il leader sarà costretto a stringere accordi con i suoi alleati per governarecreando un rapporto di dipendenza che fino ad ora gli era totalmente sconosciuto.
Tra le principali sfide che il futuro primo ministro indiano dovrà affrontare ci sono l’inflazione e la disoccupazione, mantenendo al contempo la rapida crescita economica di questo paese che aspira a diventare la terza economia del pianeta nel prossimo mandato.
