Il Governo attende le definizioni da Javier Milei, che ha modificato l’ordine del giorno della giornata

Il Governo attende le definizioni da Javier Milei, che ha modificato l’ordine del giorno della giornata
Il Governo attende le definizioni da Javier Milei, che ha modificato l’ordine del giorno della giornata

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All’interno del Governo continuano gli scontri sul cambiamento del regolamento Capo del personale e c’è grande attesa per nuove modifiche nell’organigramma nazionale. I cambiamenti attendono le definizioni di Javier Milei. Il Presidente ha lasciato poco tempo per risolvere le questioni interne tra il suo viaggio negli Stati Uniti e quelli in Europa nei prossimi giorni.

Milei aveva programmato di visitare il Centro Islamico di Palermo (evento che non era nell’agenda ufficiale) ma al volo ha sospeso l’attività e si è recato alla Casa Rosada. Fonti ufficiali non hanno voluto fornire motivazioni, ma lo hanno riferito informalmente Milei avrebbe cambiato idea a causa di un malinteso con l’ambasciata palestinese, dato che il Presidente non avrebbe voluto coincidere con i rappresentanti diplomatici di quel Paese.

Anche se era nell’edificio, Anche Milei non ha partecipato alla tradizionale agape della Giornata del Giornalista. che è stato organizzato nella Sala Malvinas. Era consuetudine degli ultimi capi di Stato prendere parte a quella celebrazione, ad eccezione della pandemia.

Dopo la conferenza di Guillermo Francos, diversi membri del gabinetto si sono recati in un bar vicino alla Casa Rosada. Diana Mondino Manuele Adorni Sandra Pettollo; Patrizia Bullrich; Santiago Caputo; Luis Petri;Premere

Dalla Presidenza hanno indicato che Milei Stavo “lavorando” e “occupato”. E aggiungono che egli aveva già avuto contatti con la stampa accreditata martedì, quando era inaspettatamente presente nella sala utilizzata dal portavoce. Manuele Adorni per rispondere alle domande.

I funzionari della Casa Rosada continuano con interminabili riunioni per stabilire chi si occuperà delle funzioni che finora erano controllate dall’équipe di Nicolas Posse. A questo punto comincia ad essere escluso che il capo di stato maggiore deposto possa assumere un nuovo ruolo nel governo, come da lui stesso annunciato.

Per ora il presidente deve decidere a quale posto assegnare Federico Sturzenegger, dopo che lui stesso annunciò la sua incorporazione nel gabinetto. Sebbene si fosse ipotizzato la creazione di un nuovo “ministero della modernizzazione”, alte fonti della Casa Rosada hanno rivelato oggi che La cosa più probabile è che il “colosso” economista (come lo chiama Milei) abbia un segretario di Stato che fa capo direttamente alla Presidenza, invece di un nuovo portafoglio.

“Stanno ancora definendo il grado che avrà Sturzenneger, i suoi poteri e da quando entrerà in carica”, ha detto un funzionario LA NAZIONE. Nel Governo sottolineano che Sturzenegger ha avuto incontri con diversi funzionari governativi per definire le sue funzioni – nelle ultime ore ha avuto un incontro con Luis “Totò” Caputo- ma non ha ancora incontrato Milei per confermare quale portata avrà il suo posto.

L’economista Chiederebbe di avere più territori sotto la sua responsabilità, ma non riuscirebbe a cambiare la distribuzione interna del potere che si è cominciata a delineare dopo la partenza di Posse. In linea di principio, è stata incaricata la nuova “Unità di esecuzione” responsabile delle aziende pubbliche Diego Chaher, che risponde a Santiago Caputo. Milei vuole dare a Sturzenegger un portafoglio dedicato esclusivamente alla modernizzazione e alla deregolamentazione, ma non vuole cedere aziende pubbliche o tagliare i poteri a Luis “Totò” Caputo.

Il capo di gabinetto, Guillermo Francos, lascia il Senato della NazioneFabián Marelli – LA NAZIONE

Per quanto riguarda il Capo di Stato Maggiore, Franchi Deve ancora decidere quali segretarie manterrà sotto la sua orbita e quali dei funzionari venuti da Posse continueranno. Ieri si è dimesso il Segretario per l’Innovazione, la Scienza e la Tecnologia, Alessandro Cosentino e ci sono seri dubbi sulla continuità del Segretario della Strategia Nazionale, Jorge Antelo, che seppe essere un potente collaboratore di Posse. Da definire anche il futuro del Segretario per i Rapporti con il Parlamento, Omar De Marchi, un riferimento Pro arrivato per la sua buona sintonia con Milei ma che non si è mai unito alle trattative politiche per la Legge sulle Basi.

Nel governo, intanto, si cerca di limitare i danni dovuti ai successivi cambiamenti al Ministero del Capitale Umano, che ieri ha aggiunto un’altra serie di dimissioni al Ministero dell’Istruzione. Nonostante le voci, i funzionari continuano a mostrare sostegno al ministro Sandra Pettovello. “Lei è sconvolta dagli eccessi della Giustizia, che chiede interventi al Ministero e dalle denunce che le sono state presentate. Ma è convinta di quello che ha fatto nella sua amministrazione”, ha detto un alto funzionario in relazione al momento che sta attraversando il funzionario più protetto dal Presidente.

L’altra cosa che il Governo deve finire di progettare è il nuovonuovo circuito di firma di decreti e delibere. Con Posse, le delibere ministeriali venivano definite dai portafogli, studiate dal punto di vista giuridico dalla Segreteria Legale e Tecnica e poi passate all’area del Capo di Stato Maggiore, dove avevano una nuova revisione tecnica e politica. Francos ha precisato che non farà una seconda verifica delle norme e che separerà le responsabilità nei settori subordinati affinché le misure siano attuate più rapidamente.

Per quanto riguarda i decreti che portano la firma del presidente, fonti Balcarce 50 hanno indicato che il circuito deve ancora essere definito, senza il ruolo di Posse e dei suoi legali come “controllore”.

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