Denunciato lo sfruttamento del lavoro minorile in Uruguay

Denunciato lo sfruttamento del lavoro minorile in Uruguay
Denunciato lo sfruttamento del lavoro minorile in Uruguay

Diverse organizzazioni convocate dalla Piattaforma per i Bambini e gli Adolescenti dell’Uruguay (PIA) svolgeranno un’attività pubblica per rendere visibile il problema e mettere all’ordine del giorno l’assenza di politiche pubbliche per sradicarlo.

Dal PIA assicurano che “la situazione del lavoro minorile nel Paese è allarmante”.

Dati recenti forniti da questa organizzazione affermano che un bambino e un adolescente su 10 lavora, e molti di loro lo fanno in condizioni pericolose.

Questi lavori non solo hanno un impatto negativo sulla loro salute e sul loro benessere, ma interferiscono anche con la loro istruzione.

L’organizzazione afferma che il lavoro minorile avviene su tutto il territorio nazionale, sia in modo permanente che stagionale, nelle colture agricole.

Il PAI sostiene che la maggior parte dei lavoratori informali in Uruguay ha iniziato la propria vita lavorativa durante l’infanzia, perpetuando un ciclo di povertà e mancanza di opportunità.

Si sottolinea che molti minori sono coinvolti nella micro e macro catena del traffico di droga, nonché nei lavori domestici e di cura presso le proprie abitazioni.

Le conseguenze si riflettono nella crescente violenza e mortalità infantile, con vittime sempre più giovani, ha avvertito.

In Uruguay, il lavoro minorile dei bambini sotto i 15 anni è vietato e il lavoro minorile (dai 15 ai 18 anni) richiede l’autorizzazione dell’Istituto dei bambini e degli adolescenti dell’Uruguay.

Tuttavia, i PAI assicurano che l’attuazione e il monitoraggio di queste normative sono carenti.

ode/ool

 
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