Gli oppositori francesi mettono in dubbio il discorso legislativo di Macron

Gli oppositori francesi mettono in dubbio il discorso legislativo di Macron
Gli oppositori francesi mettono in dubbio il discorso legislativo di Macron

“Macron si immerge nella strategia del caos e della guerra di religioni per brutalizzare le elezioni”, ha reagito sui social network il leader de La Francia Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, che ha criticato il presidente per aver ritenuto di aver pronunciato insulti e disprezzo per coloro che non pensare come lui.

Secondo il più volte candidato alla presidenza, i francesi hanno già affermato di essere stufi della politica del capo dello Stato.

Anche la portavoce del Gruppo Nazionale (RN), Laure Lavalette, ha affermato che il Paese soffre da sette anni “a causa di Macron e delle sue cattive riforme”.

Il presidente non è serio, ha mentito e ha fatto ricorso alle “fake news”, quando sa che i francesi hanno già optato per le nostre nozioni di sovranità, identità e sicurezza, che sono assenti nel suo discorso, ha detto il portavoce alla televisione BFM partito di estrema destra, il grande vincitore delle elezioni europee di domenica.

Macron ha tenuto oggi una conferenza stampa in cui ha difeso lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e la convocazione di elezioni legislative di fronte alla vittoria di RN alle elezioni europee.

Il presidente ha invitato a sostenere l’opzione ufficiale del 30 giugno alle urne come l’unica proposta democratica e repubblicana contro “i due estremi”, la destra e la sinistra.

Per il primo segretario del Partito socialista, Olivier Faure, non vale la pena commentare “le contro-verità storiche, le fake news e le caricature di un presidente che mobilita tutti i media per dire che non fa campagna elettorale”.

Faure, nel suo resoconto su X, stima che Macron sia la causa del caos attuale, criterio utilizzato da altre personalità della sinistra per spiegare l’avanzata dell’estrema destra sul suolo francese.

Da parte sua, la presidente di Europa Ecologia i Verdi, Marine Tondelier, ha dichiarato che il capo dello Stato non ha più nulla da dire o proporre riguardo alle elezioni legislative.

Oltre 49 milioni di francesi saranno chiamati alle urne il 30 giugno per il primo turno e il 7 luglio per il secondo, elezioni con tre principali schieramenti in lizza, l’estrema destra con RN, attualmente favorito nei sondaggi, i Popolari Fronte della sinistra e del partito al potere Rinascimento e dei suoi alleati.

ro/wmr

 
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