Papa Francesco ha fatto ancora riferimento al “clima da frocio” in Vaticano

Papa Francesco ha fatto ancora riferimento al “clima da frocio” in Vaticano
Papa Francesco ha fatto ancora riferimento al “clima da frocio” in Vaticano

13:08

Lui Il Papa ha incontrato questo martedì a porte chiuse circa 200 sacerdoti con cui ha discusso ancora una volta la questione del possibile ingresso di persone omosessuali nei seminari. Secondo i media italiani come il quotidiano ‘Il Corriere della Sera’ o ‘Repubblica’, il Pontefice avrebbe fatto nuovamente riferimento al “atmosfera da frocio” che si respira in Vaticano.

Nello specifico, riferiscono che Francesco lo avrebbe affermato in Vaticano “C’è un’atmosfera di stranezza” e che “i gay sono bravi ragazzi, ma con questa tendenza è meglio di no (al seminario)”.

Come riferisce in un comunicato il Vaticano, in questo incontro il Pontefice ha invitato la Chiesa benvenuti agli omosessuali, ma Ha chiesto “prudenza” riguardo al suo eventuale ingresso nei seminari.

“Il Papa ne ha parlato pericolo delle ideologie nella Chiesa ed è tornato sul tema dell’ammissione delle persone con tendenze omosessuali nei seminari, ribadendo la necessità di accoglierle e accompagnarle nella Chiesa e l’indicazione prudenziale del Dicastero per il Clero circa il suo ingresso in seminario», ha riferito la Sala Stampa vaticana al termine dell’incontro di martedì con i sacerdoti presso l’Università Salesiana di Roma.

Meno di due settimane fa, il Pontefice si è scusato per aver affermato in un incontro con i vescovi italiani, anche questo a porte chiuse e, quindi, senza giornalisti, che nei seminari c’è “molta frocio”.

Poco dopo, Francesco lasciò il Vaticano e si recò in macchina Università Pontificia Salesiana. Secondo quanto riferito dal Vaticano, tra i temi discussi con i sacerdoti, tra gli 11 ei 39 anni di ordinazione, il Papa ha affrontato questioni pastorali legate alla diocesi, nonché al ruolo e all’identità del sacerdote.

Secondo il Vaticano si è posta con forza la questione della sofferenza delle persone, che deve essere accompagnata dalla vicinanza, dalla compassione e dalla tenerezza, tre qualità di Dio, che devono essere vissute – soprattutto dagli anziani. È stata discussa anche l’importanza del ministero ospedaliero. e delle difficoltà della città di Roma, dell’emergenza abitativa, dell’invito di congregazioni religiose con strutture alla generosità, della diffusione della droga, del dramma della solitudine, di tanti che vivono il loro dolore nell’invisibilità.

«Nella vita di un sacerdote, l’invisibile è più importante del visibile, perché è più denso, più doloroso», ha osservato il Papa. Il nostro compito come preti è andare a trovare queste persone”.

Inoltre, ha parlato con i sacerdoti di “la situazione attuale in Europa e nel mondo” e le guerre in Terra Santa o in Ucraina, tra le altre crisi. Ha così sottolineato le guerre in corso, in Terra Santa, in Ucraina, ma anche in Birmania, in Congo, e gli ingenti investimenti in armi, contraccettivi, spese veterinarie e chirurgia estetica, come precisato dal Vaticano.

In questo senso ha esortato a lavorare nell’insegnamento sociale della Chiesa e per la pace. Infine, si è rammaricato che stiamo vivendo “tempi di disconnessione e di astensionismo” nella politica che ha definito “la più alta forma di carità”.

 
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