Il Senato argentino approva le riforme liberali di Milei

Il Senato argentino ha approvato nelle prime ore di giovedì un pacchetto di riforme liberalis le proposte di Javier Milei che danno un segnale di governabilità ai mercati, anche se la Camera alta ha introdotto ampie modifiche alla normativa e modifiche fiscali respinte del presidente ultraliberale.

In un voto estremamente equilibrato -il presidente del Senato ha dovuto risolvere la situazione-, il partito al governo ha ottenuto l’obiettivo approvazione della “Bases Law” nonostante fosse in larga minoranza al Senato, nel mezzo di massicce proteste fuori dal Congresso che hanno portato a incidenti con feriti e auto in fiamme.

Anche se il progetto era già stato approvato dai deputati alla fine di aprile, tornerà ora in quell’Aula per discutere le modifiche apportate dai senatori. La Camera bassa può approvare o respingere il disegno di legge, ma non introdurre nuove modifiche.

L’approvazione giovedì ha rafforzato i bond argentini in dollari e le azioni delle società argentine quotate negli Stati Uniti.

“È emblematico averlo dimostrato una forza così minoritaria in entrambe le Camere si potrà ottenere la sanzione di una legge così importante”, ha affermato il Capo di Gabinetto, Guillermo Francos.

Per raggiungere il sostegno di molti oppositoriil Governo ha accettato di modificare la bozza originaria della voluminosa norma, che promuove ampi benefici per investimenti multimilionari, la privatizzazione delle aziende pubbliche, riciclaggio di denaro e poteri speciali per il presidente.

Il Senato ha respinto anche le modifiche al decreto legislativo tasse sugli stipendi alti e beni personali, contenuti in una riforma fiscale trattata separatamente.

“Abbiamo finito per votare una legge meglio di quanto è arrivato da Deputati. C’erano cose che non potevano accadere in questo modo”, ha detto a Radio Con Vos la senatrice Guadalupe Tagliaferri, del partito d’opposizione Proposta repubblicana (PRO).

Molti senatori hanno votato a favore la norma in termini generali, ma promossero modifiche in alcuni punti del progetto con cui Milei intendeva realizzare investimenti per rilanciare un’economia in caduta e ridurre l’a inflazione superiore al 250% annuo. Il peronismo e altri partiti di opposizione hanno votato in maggioranza contro.

Milei ci aveva provato a inizio anno l’approvazione della legge, che allora conteneva un pacchetto molto più ampio di iniziative che alla fine furono respinte dal Congresso, che ora decise di tagliare lo standard.

Tra le novità che il Governo ha concesso all’ opposizione per ottenere l’approvazionespiccano le modifiche al regime di promozione degli investimenti e l’eliminazione dell’elenco delle società da privatizzare di Aerolíneas Argentinas, Correo Argentino e del sistema dei media pubblici RTA.

 
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