L’anziano è morto dopo essere stato investito da un veicolo; l’autista è sceso dall’auto per spostare il corpo verso la piattaforma

L’anziano è morto dopo essere stato investito da un veicolo; l’autista è sceso dall’auto per spostare il corpo verso la piattaforma
L’anziano è morto dopo essere stato investito da un veicolo; l’autista è sceso dall’auto per spostare il corpo verso la piattaforma

Nella città di Quito, Ecuador, Un’ondata di indignazione è stata generata dal fatto accaduto nel settore Rancho Bajo, dove Ha perso la vita un uomo di 89 anni.

L’incidente ha generato costernazione tra gli abitanti della capitale ecuadoriana, che chiedono giustizia davanti al irresponsabilità e crudeltà del conducente coinvolto.

Momento in cui il conducente del veicolo rimuove il corpo della vittima.

Foto:Social networks

Secondo le prime ricostruzioni la vittima stava scuotendo un tappeto sulla strada quando è stato investito da un veicolo privato Si ritirò senza cautela.

L’impatto è stato devastante, lasciando l’anziano disteso a terra gravemente ferito e privo di sensi.

Ciò che ha suscitato la maggiore condanna tra gli abitanti del settore è il comportamento del conducente dell’auto coinvolta nell’incidente.

Secondo le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza del luogo in cui sono avvenuti i fatti, dopo aver investito l’uomo, l’individuo Esce dal suo veicolo, non per aiutare la vittima, ma per spostare il suo corpo di lato e prendere il volo.

L’atto di abbandono da parte del presunto colpevole ha provocato l’avvio di un’intensa ricerca da parte delle autorità, che, insieme alla comunità, hanno proposto di assicurare alla giustizia giustizia all’uomo che ha causato la morte dell’adulto per le ferite riportate dall’impatto dell’auto.

DANIELA GUTIERREZ MUNAR

ULTIME NOTIZIE EDITORIALE

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Macron ha esortato i partiti rivali a unirsi in un’alleanza democratica contro il Raduno Nazionale di Marine Le Pen
NEXT Traffico di droga via acqua: le due tipologie di “ganci ciechi” e le pericolose “sea box”