Poiché nessuno dei candidati ha ottenuto più del 50 per cento dei voti, si terrà un secondo turno in cui si sfideranno i due candidati più votati: il riformista Masud Pezeshkian e il principalista Said Jalili.
“Ringrazio il leader della Rivoluzione islamica, il popolo e tutti coloro che hanno contribuito allo svolgimento delle elezioni”, ha affermato Vahidi, che ha elogiato il processo elettorale per la sua totale sicurezza, la serietà dei candidati e il prezioso aiuto degli elettori alle urne. .
“Le elezioni si sono svolte nei tempi previsti e lo spoglio dei voti è stato effettuato il prima possibile”, ha affermato il ministro incoraggiando l’inizio della campagna elettorale per il secondo turno.
Il portavoce della Commissione elettorale iraniana Mohsen Eslami ha confermato che dei 24,5 milioni di voti espressi, Pezeshkian ne ha ottenuti 10,4 milioni e Jalili 9,4 milioni. Gli altri due candidati, Mohamad Baqer Galibaf e Mostafa Purmohamadi, hanno ottenuto rispettivamente 3,3 milioni e più di 206mila preferenze.
Nel ballottaggio della prossima settimana si deciderà chi prenderà il posto lasciato vacante dal defunto presidente Seyed Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero il 19 maggio.
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