Messico e Spagna si incontreranno alla Fiera del Libro di Valladolid

Messico e Spagna si incontreranno alla Fiera del Libro di Valladolid
Messico e Spagna si incontreranno alla Fiera del Libro di Valladolid

Valladolid (EFE).- Nel Seminario de Nobles di Madrid imparò a leggere, a Toledo divenne poeta e in Messico José Zorrilla (1817-1893), autore del Don Juan Tenorio e ponte tra la letteratura messicana e quella spagnola, sopravvisse per undici anni . attraverso la 57a Fiera del Libro di Valladolid (FLV), presentata martedì.

In una delle sue innumerevoli delusioni familiari e amorose, dopo aver pubblicato il Tenorio e venduto i diritti di quell’opera, una delle più rappresentate nella letteratura ispanica, Zorrilla emigrò in Francia, a Cuba e infine in Messico dove sopravvisse in pascoli e tenute tra 1855 e 1866, fino a conquistare l’affetto dell’imperatore Massimiliano I.

Messico e Zorrilla

La figura di Zorrilla sarà il pretesto e il protagonista dello sbarco dei principali capisaldi della letteratura messicana nel FLV, che avrà come ospite questo paese ispano-americano in un’edizione che si aprirà il 31 maggio con Luis Mateo Díez con il suo proclamazione, l’ultimo scrittore insignito del Premio Cervantes.

Juan Pablo Villalobos di Jalisco (“Il passato è alle spalle”); Alejandro Barrón (“Pinche Malena” di Nayarit); la capitale Daniela Tarazona (“Isla parted”); il David Toscano di Monterrey (“Il peso di vivere sulla terra”); e il Jarocho Jordi Soler (“Nel regno del toro sacro”) visiteranno Valladolid dal 31 maggio al 9 giugno, alcuni dai loro luoghi di residenza in Spagna.

Attraverso tavole rotonde, presentazioni di libri, incontri con i lettori e presentazioni, il lettore spagnolo potrà avvicinarsi alla realtà letteraria del Messico a partire dai suoi principali protagonisti in romanzi, poesie, saggi e racconti, come spiega l’assessore alla Cultura, Irene Carvajal, durante la presentazione.

Altri protagonisti

Interverrà anche Jorge F. Hernández (“Cochabamba”), romanziere, saggista, editorialista e direttore di Libería Pérgamo di Madrid; e Shiara Nuño, anche lei libraia e poetessa.

Il viaggio e il soggiorno di José Zorrilla in Messico saranno oggetto di un murale illustrato ed educativo, incorniciato nella programmazione per bambini della FLV, che sarà diretto dai fumettisti e illustratori Alberto Sobrino e Jorge Consuegra nella Plaza Mayor, teatro di questa fiera che sarà caratterizzato da cinquantacinque stand tra librerie, editoria, etichette ed enti istituzionali.

L’impronta messicana del principale poeta romantico della letteratura spagnola sarà oggetto di una rappresentazione drammatizzata di alcuni testi di Zorrilla da parte di un gruppo di attori dell’Associazione degli Amici del Teatro di Valladolid dal titolo “Non c’è sole che eguaglia il messicano”.

Terra pianeggiante come Valladolid è quella della città di Celaya, nello stato di Guanajuato, il duo musicale Rojo Mezcal, composto da María Lourdes Peña e Serafín Pérez, arriverà al FLV per aprire l’evento dopo la proclamazione inaugurale di Luis Mateo Díez, con un concerto di musica originaria del loro paese.

Spagnoli nella FLV

Tra i protagonisti spagnoli, in diversi formati, Fernando Aramburu (“Il Bambino”); il Cervantes Luis Mateo Díez (“Il maestro della pista”); il premio Nadal César Pérez Gellida (“Sotto la terraferma”); il Premio della Critica Castilla y León Alejandro Cuevas (“Letteratura a buon mercato”) e il Premio Ateneo de Novela Ciudad de Valladolid Luis Salvago (“Il Telegrafista”).

Le tavole rotonde in programma affronteranno, tra gli altri temi, aspetti quali la salute mentale con l’ex calciatore della Real Sociedad Zuhaitz Gurruchaga (“Secondo classificato”); un’evocazione dei fratelli Manuel e Antonio Machado; l’influenza delle piante sulla salute e sulla nutrizione; l’editorialismo come fuga di notizie nella stampa scritta; e l’influenza dei podcast letterari.

L’omaggio annuale della FLV cadrà quest’anno su tre librerie di Valladolid che hanno superato il mezzo secolo di vita (Sandoval, Clares e Los Arcos), previsto per il 9 giugno a chiusura di un evento il cui manifesto pubblicitario, opera del L’illustratore messicano Gabriel Pacheco, un omaggio alle tradizioni indigene del suo paese attraverso il colore e la figura di una maschera. EFE

 
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