Perché è così difficile riprendere l’abitudine di leggere libri in Argentina?

Perché è così difficile riprendere l’abitudine di leggere libri in Argentina?
Perché è così difficile riprendere l’abitudine di leggere libri in Argentina?

Le ultime statistiche sulla lettura nel nostro Paese sono state effettuate nel giugno dello scorso anno attraverso l’Indagine Nazionale sui Consumi Culturali del Ministero della Cultura con dati eclatanti: gli adulti leggono meno dei giovani, contrariamente a quanto si crede, anche se il fenomeno è spiegato nei testi scolastici che i bambini devono leggere nelle diverse fasi educative. Una volta completata la formazione formale, solo il 46% degli adulti tra i 30 ei 64 anni ha continuato con l’abitudine alla lettura. Dopo i 65 anni, solo il 40% dichiara di leggere libri.

È forse il fenomeno di internet, dei social network e delle piattaforme di intrattenimento che nel nostro Paese tiene lontano dai libri? O sono semplicemente le conseguenze del deterioramento del sistema educativo negli ultimi decenni?

Brevi consigli per leggere libri

“Credo che ognuno di noi cerchi quello che il critico Roland Barthes chiamava “il piacere del testo”, anche se trovare piacere in ciò che leggiamo non significa necessariamente una dieta costante di romanzi rosa e thriller. Opere erudite, narrativa seria, poesia, lo stile di prosa distintivo di uno scrittore: tutto ciò fornisce il proprio tipo di piacere testuale”, ha scritto Dirda nell’articolo.

Ha fatto riferimento anche ai luoghi in cui scegliere per leggere un libro, agli orari, alla concentrazione necessaria per comprendere meglio i testi, alla necessità di prendere appunti. Insomma, una piccola pratica per acquisire l’abitudine alla lettura, così difficile di questi tempi di Internet e di informazioni o divertimenti già “digeriti” che fanno sì che sedersi a leggere un libro significhi un sacrificio.

In un’intervista con Borges negli anni ’70, disse che consigliava sempre ai suoi studenti che se c’era un libro per loro noioso, non dovevano leggerlo: “La lettura dovrebbe essere una delle forme di felicità, quindi vorrei Consigliamo a quei potenziali lettori di leggere molto, di non lasciarsi spaventare dalla reputazione degli autori, di continuare a ricercare la felicità personale, il godimento personale. È l’unico modo per leggere”.

 
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