OPINIONE | Conversazioni tra libri; di Aloma Rodríguez | Il giornale spagnolo

OPINIONE | Conversazioni tra libri; di Aloma Rodríguez | Il giornale spagnolo
OPINIONE | Conversazioni tra libri; di Aloma Rodríguez | Il giornale spagnolo

Leggo molti libri per obbligo, cioè perché è il mio lavoro, cioè mi guadagno da vivere così. Se non dovessi leggere quei libri, dubito che troverei così tanto tempo – così tanti segni di usura sugli occhi durante la notte – per leggere. A volte immagino quali libri leggerei se potessi scegliere il 100% delle mie letture. Esagero sempre, erro per eccesso di ottimismo. Li porterei, sì, ma poi: la vita, i bambini, il cinema, il sonno, beh, meno male che mi pagano per leggere e così posso leggere tanto e continuare a sognare i libri che leggerò quando sarò un lettore libero .

La settimana scorsa ho letto un libro meraviglioso: Le occasioniDi Ruben Lardin (Casa Editrice Fulgencio Pimentel). Se non avessi dovuto parlarne non l’avrei finito: è una cosa che faccio con alcuni dei miei libri preferiti, evitare che finiscano, lascio una pagina, un paragrafo o qualunque cosa da leggere. Fatto sta che ho finito questo, il mio libro preferito, e meno male perché termina con una ricetta di pasta: Lardín dice che “l’unico modo per rendere utile un libro è inserire un incantesimo o una ricetta”.

Ci sono tante riflessioni sull’ecosistema culturale, sulla scrittura, e c’è una rabbia più che giustificata. Leo Le occasioni dopo aver visto Il nostro giornoil film più recente Hong Sang Soo? -non si sa, ce ne sono diversi all’anno-, che prevede due incontri paralleli. In uno c’è un gatto in fuga, nell’altro un poeta il cui medico lo ha disintossicato dall’alcol riceve la visita di un aspirante attore mentre una giovane donna lo filma. C’è un momento in cui il poeta dice qualcosa come se la vita continuasse indipendentemente dalle intenzioni; Lardín scrive che “la vita continua anche dopo gli eventi più singolari”.

Lardín si chiede perché scrive e a che scopo, e io rispondo perché leggo. Appena chiudo l’antiromanzo di Lardín devo cominciare con il “romanzo” di Riccardo Ford -che ha realizzato un altro grande romanzo americano-. Entro con disgusto, non per Ford, ma perché vorrei assaggiarne di più Le occasioni. Ho letto che Ford ha girato il libro del recensore che ne ha firmato regolarmente la recensione Il giornalista sportivo. Lardín racconta una scena simile di un film. Leggo in modo che quei libri e quei film si parlino tra loro attraverso di me. Sono un mezzo.

 
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