Il risveglio della saga di Persona

Come è successo alla sua stessa autrice e come lei stessa commenta nelle prime pagine, anche io mi sono appassionato alla saga Persona grazie alla quinta rata numerata, e basta Persona 5soprattutto nella sua versione Reale, stile trasudante Per i quarti angoli. Dopo essermi appassionato irrimediabilmente, ho iniziato a giocare ai titoli precedenti e mi sono interessato di più al lavoro di Atlus e alla lettura Io sono te, tu sei me: il risveglio della saga di Persona Di Ángela García e Paper Heroes Ha solo aumentato la mia voglia di continuare a farlo.

Perché Io sono te, tu sei me (d’ora in poi lo chiameremo così, senza sottotitolo), composto da 272 pagine impaginate in modo intelligente assegnando un colore a ciascun titolo principale nella sua canzone, non è solo la storia di questa saga JRPG che ora vive la sua seconda giovinezza grazie ai molteplici port, revisioni, spin-off e remake che abbiamo visto ultimamente, ma è anche un storia dell’azienda breve ma concisa e molto pertinente Filiale giapponese di Sega fondata nel 1986, nonché Shin Megami Tensei e le sue diverse derivazioni, tra le quali ovviamente c’è Persona.

I ladri (del cuore)

Se possiamo evidenziare qualcosa di quest’opera che potete trovare sul sito di Héroes de Papel e in altri negozi, è affetto poiché lo è anche uno dei fondatori di Persona Spagna, una community dedicata quasi esclusivamente al franchise di giochi di ruolo Atlus che è una delle più sane al mondo. Lo sappiamo perché spesso assistiamo alle loro live su Twitch e li seguiamo sui social.

Da quell’amore nasce l’amore Io sono te, tu sei me che, come diciamo, vuole metterci in una situazione di revisione nelle sue pagine introduttive e originarie gli alti e bassi che Atlus ha dato dai suoi inizi difficili ma entusiasmanti alla posizione consolidata che ha oggi, passando tuttavia attraverso momenti delicati come il libro si sviluppa tra le sue pagine, quasi arrivando scomparire nel 2010. La resilienza dell’azienda è sorprendente.

Una recensione di tutti i Megaten

Ma i giapponesi non sarebbero nulla senza i loro giochiquindi ci sembra anche a successo assoluto trattando, e abbastanza ampiamente, lalla creazione di Shin Megami Tenseila saga madre non solo di Persona ma di Evocatore del diavolo O Sessioni di Tokyo Mirage ♯FE. Ci sarà anche spazio, anche se insistiamo nel dire che il grosso del lavoro sono i cinque giochi Persona numerato, per spin-off COME Arena UltimaxIL Persona Q da Nintendo 3DS, Attaccanti e anche i giochi ritmici degli ultimi capitoli, che troverete all’interno della sezione dedicata al titolo principale.

Questi, che come abbiamo già detto, corrispondono il colore dominante in ogni gioco (la scelta del colore è spiegata anche qui), sono molto estesi e affrontano tutti i punti importanti dei giochi, dalla sua concezione alla sua ereditàsenza tralasciare la sua spiegazione storiamolto ben sviluppato, un file di ognuno dei protagonistio come Psicologia analitica junghiana (di Carl Gustav Jung) ha influenzato i videogiochi e prima, ovviamente, in I loro creatoriche conosceremo anche meglio una volta letto il libro.

Naturalmente non vi consigliamo di leggere la parte corrispondente ad ogni gioco senza averlo superato o almeno giocato prima, anche se sarà impossibile resistere alla tentazione, e, a dire il vero, andare avanti con le prime due puntate ora potrebbe non essere affatto un compito facile; sia per la difficoltà di giocarli in un formato ottimale, sia per il linguaggio e l’arcaicità, seppure non troppo lontana da quella che abbiamo oggi, del suo sistema di combattimento.

Essenziale per i fan non solo di Persona

Comunque sia, alcuni favolose descrizioni di videogiochi, persone responsabili e persino dell’epoca in cui sono stati creati che vengono solo offuscati una certa ridondanza (“allineamento […] allineamento”, “Ovest […] ovest […] West”) il che, però, non è allarmante e perdoneremo un autore che lo abbia fatto ha tradotto da solo molte delle fonti da cui è composto.

Io sono te, tu sei me, persona 1Io sono te, tu sei me, persona 1

Potrebbe però sfuggirci qualcos’altro, ad esempio: il perché Kazuma Kaneko, artista demoniaco, odia viaggiare? e cosa le foto finali dalla collezione privata potrebbe essere migliorato in termini di qualità e, soprattutto, di impaginazione (il sottoscritto avrebbe gradito qualche screenshot, intervallato nel testo), ma dimenticheremo tutto quando leggeremo di Storia del diavolo digitaletra molte altre curiosità che nessun fan della saga Personané da Atlus, dovrebbero andare perduti.

 
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