Come il 15-M ha influenzato la vita di molti cittadini

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Copertina del libro “La Malvagia Felicità”

In piena campagna elettorale per le elezioni locali e regionali, il 15 maggio 2011, con lo slogan “Vera democrazia adesso!”, una manifestazione ha avuto luogo a Madrid. Vi hanno partecipato poco più di cinquemila persone. Un numero molto piccolo se paragonato ad altre manifestazioni svoltesi nella capitale della Spagna, ma che meritava di essere definito un grande successo se paragonato ad altre manifestazioni simili, con slogan simili, indette da organizzazioni diverse da partiti, sindacati o altre organizzazioni tradizionali. Per continuare le proteste, alcune persone hanno deciso di passare la notte nella piazza dove si è conclusa la manifestazione, Puerta del Sol a Madrid.

La crisi economica e politica che ha dato origine Movimento 15-M Per i protagonisti di questo romanzo ciò significò un crollo morale della vita pacifica che conducevano, pensando che la felicità consistesse in un’etica rilassata piena di infedeltà, sesso promiscuo e consumo compulsivo. La ribellione sociale che si materializza attraverso il cosiddetto indignato Produce inoltre nei personaggi di questa storia un processo psicologico che li porta, senza esserne pienamente consapevoli, a riconsiderare il modo di vivere che avevano condotto fino ad allora. Finalmente si rendono conto che quella che credevano essere la felicità non era altro che una forma di fuga frivola da un vuoto insopportabile. L’oblio non bastava più a impedire loro di pensare che la vita volgare e monotona alla quale aspiravano non fosse altro che una cattiva felicità.

La crisi economica e politica che ha dato origine al movimento 15-M ha significato per i protagonisti di questo romanzo un fallimento morale nella vita pacifica che hanno condotto.

Il primo capitolo del romanzo è inaugurato da una frase di Charles Revson, fondatore di Revlon Cosmetic, in cui afferma: “Nella nostra fabbrica produciamo rossetti, nelle nostre pubblicità vendiamo speranza. Questa società ci fornisce solo modi per farlo”. sopravvivenza ma nessuna pienezza? La pubblicità è la nuova filosofia o la nuova religione che ci indica la strada? E il marketing, in molti casi, cerca di allontanare i meccanismi di acquisto da un processo logico e razionale. Per fare questo, tra l’altro, si affida alla chiamata “economie comportamentali”. Questo cerca di capire come sono le decisioni umane, in base al fatto che queste non sempre vengono prese in modo ottimale o razionale, spesso agendo in modo rapido e istintivo utilizzando scorciatoie mentali che ci risparmiano fatica.

Molina esprime, attraverso un testo di notevole qualità letteraria, un’interessante riflessione sulla società mediata.

Nessun pensiero critico, nessuna riflessione, solo vivere il momento nel miglior modo possibile, lasciandosi trasportare da ciò che ci dicono sia conveniente. «In mancanza di forze capaci di porre fine all’attuale fatalità, l’effusione dell’amore alimenta le basi di una nuova religiosità profana», si nota nel romanzo di Juan Antonio Molina. La felicità malvagia si sostiene approfondendo la perdita dell’essenza trascendente, poiché Heidegger sosteneva che l’essere umano si fosse abbandonato, per immergersi nella reificazione, nel mondo delle cose. In questo contesto Molina esprime, attraverso un testo di notevole qualità letteraria, un’interessante riflessione su una società mediata dalla propaganda politica pubblicitaria e alienante e sulla deroga dei valori etici e sociali di fronte alla mediocrità del materialismo osceno.

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