Libri della settimana: Naomi Klein, Alberto Blanco…

Libri della settimana: Naomi Klein, Alberto Blanco…
Libri della settimana: Naomi Klein, Alberto Blanco…

Ogni nuovo libro Noemi Klein È una scossa di neuroni. Indipendentemente dal fatto che siamo d’accordo o meno, la verità è che ogni titolo è un invito a pensare, e proprio questo è il caso Doppior, un’analisi accurata del nostro rapporto con Internet. Il poeta Alberto Bianco Mette da parte i versi per consegnarci il saggio 1966. L’anno della nascita del rock, una recensione profonda e divertente dell’impatto della musica sulla cultura popolare. Andiamo ora con il romanzo esplosivo Perdere la testa dell’Argentina Ariana Harwicz, una storia che mette in discussione i limiti dell’essere umano. Chiudiamo i nostri consigli con Il passato è più vicino di quanto sembri, un romanzo poliziesco avvincente Manuel Gallarzo.

Noemi Klein. Sosia. Pagato. Tradotto Ana Pedrero e Ignacio Villaro. 461 pagg.

E se una mattina ti svegliassi e scoprissi di aver acquisito un altro te stesso, un doppio che sei quasi tu, ma in realtà non lo sei? Cosa accadrebbe se quel doppio condividesse molte delle tue preoccupazioni, ma in modo completamente opposto, e promuovesse quelle cause contro cui hai lottato per tutta la vita? Questo saggio può essere letto come una commedia nera assolutamente seria che ci invita a confrontare le nostre riflessioni allo specchio. È per tutti coloro che hanno perso ore nell’abisso senza fondo che è Internet, che si sono chiesti perché la nostra politica è diventata così distorta e che vogliono uscire dalla vertigine collettiva e lottare nuovamente per ciò che conta davvero.

Alberto Bianco. 1966. L’anno della nascita del rock. Libri del serbatoio. 276 pagg.

In questo saggio Alberto Blanco indaga una questione fondamentale: a che punto la musica popolare è diventata rock? La domanda innesca una riflessione cruciale sullo spirito di un’epoca e sulle idee visionarie che hanno portato a una delle più importanti rivoluzioni culturali del XX secolo; una che ha cercato di cambiare il mondo (e in gran parte ci è riuscita, nel bene e nel male), solo per affogare nel proprio tumulto.

Ariana Harwicz. Perdere il processo. Anagramma. 136 pagg.

Gli esseri umani pensano di sapere di cosa sono capaci. Credono che non potrebbero sfuggire alla polizia, che non farebbero mai del male a un bambino. Perdere la testa Racconta la storia di una rapina, di un’appropriazione, di un incendio doloso. Quest’opera è il viaggio di un rapimento dove la vita è vista come la preparazione di una fuga. Come dice Harwicz, scrivi un romanzo quando non sei d’accordo con il significato delle parole, quando smettere di mentire è impossibile.

Manuel Gallarzo. Il passato è più vicino di quanto sembri. Edizioni periferiche. 160 pagg.

Un vecchio ex comandante della polizia cerca di scappare da un passato pieno di violenza, ma riceve un misterioso messaggio anonimo. Minaccia e curiosità si mescolano per portare sulla scena Santos Trujillo, un investigatore privato che dovrà sfoggiare tutta la sua astuzia per scoprire chi è il responsabile. Il cellulare ti sorprenderà.

 
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