Giugno 2024.- Dopo aver letto La vita segreta di Meyer Lansky all’Avana, del prestigioso scrittore camagüeyano Enrique Cirules, il suo ultimo libro testimonianza, sono rimasto profondamente colpito da quella magistrale evocazione che abbraccia un’intera epoca.
Inoltre, per le tecniche utilizzate dal suo autore, questo testo si svolge come se fosse un affascinante romanzo di saggistica, proprio come altri suoi testi, ai quali ci ha già abituati, proprio come è successo con il suo libro Conversazione con l’ultimo Nordamericano, Premio Nazionale al Concorso Letterario 26 de Julio nel 1972; opera in cui si uniscono molteplici storie e ottima letteratura.
Il manuale è narrato in prima persona da chi fu l’autista-guardia del corpo di Meyer Lansky nella capitale cubana, dopo aver studiato in un’università degli Stati Uniti, tra il 1949 e il 1952; e di frequentare una scuola per dealer, per iniziare a lavorare nel leggendario casinò del Flamingo Hotel di Las Vegas, prima che il finanziere della mafia nordamericana lo riportasse nei luoghi della “splendorosa” Avana, a metà del 1957.
La vita segreta di Meyer Lansky all’Avana è un libro che approfondisce le attività clandestine del capo della mafia nordamericana nella capitale cubana, per un periodo che comprende la guerra tra il clan dell’Avana e le famiglie siciliane di New York, per la distribuzione dei favolosi affari che si creavano a Cuba.
Quest’opera di Cirules è, senza dubbio, uno dei testi più emozionanti scritti sulle attività della malavita nordamericana. È una storia affascinante e rivelatrice, in cui è riuscito a ricostruire l’ambiente delirante che dominava i luoghi più famosi di un’Avana conosciuta all’epoca come “La Parigi dei Caraibi”.
La vita segreta di Meyer Lansky nell’Avana Splendente è narrata con un linguaggio raffinato, che a volte raggiunge il tono delicato e teso di un ottimo romanzo. Nel prologo del libro vengono specificate una serie di circostanze, ma soprattutto come è stato forgiato questo progetto; le situazioni e l’ambiente in cui si sono svolte le attività dei personaggi principali, nonché altre considerazioni che contribuiscono a situare storie e personaggi nel tempo e nello spazio.
Successivamente il racconto approfondisce i primi anni del testimone principale, le vicissitudini del suo apprendimento; e nelle relazioni avute nella capitale cubana, quando era appena adolescente, nei parchi giochi, nel turismo, nelle risse di strada, ecc., fino alla partenza per gli Stati Uniti nel bagagliaio di un’auto, in uno di quei viaggi che gli traghetti dall’Avana a Key West, dopo aver sparato a un delinquente del quartiere Jesús María.
Cirules descrive poi magistralmente la presenza del personaggio negli Stati Uniti, con le sue molteplici e variegate vicende, prima a New York e poi a Chicago, dove si trasferì con l’obiettivo di ottenere l’ammissione all’università, per poter conseguire una laurea in Relazioni Pubbliche. , qualcosa che ottiene in un modo insolito.
In questo libro di Cirules vengono chiariti i legami e le relazioni in una città dalla brillante vita notturna, mentre l’autista-guardia del corpo di Meyer Lansky si confronta con un’Avana piena di luci, di splendore, dopo quasi dieci anni di assenza.
Ne La vita segreta di Meyer Lansky in Lo splendore dell’Avana è presente anche la guerra tra il clan dell’Avana e i gruppi siciliani di New York, nei giorni in cui Don Alberto Anastasia arrivava nella capitale cubana cercando di forzare l’ingresso degli interessi delle famiglie di New York; e le disposizioni e le misure che Lansky cominciò a prendere per vivere in incognito nella capitale cubana, due o tre settimane prima che Anastasia venisse assassinata nella bottega del barbiere dello Sheraton Park di New York.
In questo libro, lo scrittore di Camagüey ci svela per la prima volta un insieme di eventi, mezzi, misure e luoghi scelti da Meyer Lansky per il suo soggiorno clandestino nella favolosa Avana, con metodi molto subdoli, a partire dal settembre 1957: mesi che inclusa l’inaugurazione del Capri Hotel, e il famoso incontro di Apalachin, nel sud della regione di New York; senza che lo scrittore trascuri la vita affettiva e sentimentale che il finanziere della mafia nordamericana condusse in un appartamento del Paseo del Prado, con una bellissima ragazza conosciuta come la bella Carmen.
Erano gli ultimi mesi della mafia nordamericana a Cuba quando Meyer Lansky compiva continui viaggi in altre zone dei Caraibi, con l’obiettivo di espandere i suoi affari; mesi in cui si svolge anche il grande incontro di tutta la mafia con sede negli Stati Uniti, in un luogo incredibile dei Caraibi: la Repubblica Dominicana. Incontro del quale nessuno, fino ad oggi, aveva la minima informazione.
In questo libro, ovviamente, non potevano mancare alcuni degli incontri più importanti di Lansky con il dittatore Fulgencio Batista.
Allo stesso modo, attraverso il fil rouge di Nella vita segreta di Meyer Lansky all’Avana, il lettore potrà conoscere i gusti, le preferenze e le nostalgie del boss mafioso dell’impero dell’Avana: alcune delle sue evocazioni, inquietudini, paure e previsioni. , compresi i loro silenzi; le loro case sicure, e gli uomini che hanno contribuito a formare a Cuba il più grande impero criminale della malavita nordamericana fuori dagli Stati Uniti.
L’opera di Enrique Cirules affronta spazi molto peculiari della cultura cubana: oltre alle mitiche città nordamericane ed europee fondate nella regione di Camagüey all’inizio del secolo, affronta i temi dei pescatori, dei cacciatori di tartarughe, dei cacciatori e degli avventurieri di le chiavi di Roma. Le storie d’amore, di mari e di guerre, i suoi temi preferiti. Cirules, Nuevitas, Camagüey, 1938, narratore e saggista.
*Lázaro David Najarro Pujol, scrittore e giornalista. Autore dei libri Emboscada e Tiro de Gracia, entrambi pubblicati dalla Editorial Ácana di Camagüey.
Related News :