Di Luis Alberto Portuondo
Il processo di costruzione della Hero City è nella fase finale.
Santiago di Cuba. – Nello stesso luogo in cui Fidel Castro ha proclamato alla nazione e al mondo, il 1°. Gennaio 1959, che “i mambis erano entrati a Santiago” e, quindi, il trionfo della Rivoluzione, furono realizzate centinaia di azioni costruttive e di conservazione, “nel rispetto dei valori architettonici, storici ed estetici del Parco Céspedes e dei suoi dintorni ,” ha detto a Granma Omar López Rodríguez, direttore dell’Ufficio del Conservatore della Città (OCC) di Santiago de Cuba.
Il lavoro congiunto di diversi enti della provincia, guidati dall’OCC, restituisce splendore al vecchio Municipio – dal cui balcone il Comandante in Capo dichiarò la vittoria dei ribelli sul Batistato –, e al vecchio Bivacco Comunale – che servirà da sede alla sezione provinciale dell’Unione Nazionale degli Storici di Cuba, all’Ufficio dello Storico della Città e al dipartimento della Facoltà di Arti e Restauro dei Beni Culturali.
-Inoltre, alle facciate del Museo dell’Ambiente Storico – un tempo dimora dell’Adelantado Diego Velázquez, considerata la più antica tra quelle costruite dagli spagnoli nel Nuovo Mondo –, della Cattedrale Metropolitana, dell’eclettico Club San Carlos e altro ancora degli edifici che circondano il nucleo fondatore della Villa.
-Nello stesso tempo si sta realizzando la pavimentazione delle vie Heredia, Santo Tomás, Aguilera e San Pedro; la sostituzione degli adocrete del parco stesso e dei marciapiedi degli isolati circostanti; il miglioramento dell’illuminazione pubblica, delle aree verdi e della segnaletica.
Il Conservatore della Città ha sottolineato che “si sta lavorando anche su un numero significativo di beni del patrimonio, di tutte le forme di proprietà e spazi pubblici al fine di mantenere la loro vitalità, incidendo direttamente sulla qualità delle infrastrutture e della vita” dei nativi e degli stranieri.
Il processo di costruzione della Città Eroe e delle altre località del territorio è nella fase finale che si concluderà con l’atto nazionale centrale per il 65° anniversario del trionfo della Rivoluzione.
