CITTÀ DEL MESSICO (apro).-Per il presidente Andrés Manuel López Obrador, la vittoria dell’estrema destra Javier Milei in Argentina è stata “un autogol”; Il presidente ha assicurato che in Messico non c’è rischio che la destra ritorni al potere.
Per dirla in una parola, con tutto il rispetto, è stato un autogol, e io non sono d’accordo, anche se rispetto la decisione popolare con i governi di destra, non sono d’accordo con i governi classisti e razzisti, non sono d’accordo Non sono d’accordo con l’ipocrisia che è ciò che lo caratterizza. destra nel mondo. Questo è quello che posso dire”, ha detto durante la conferenza stampa.
López Obrador ha riconosciuto il risultato delle elezioni, anche se ha sottolineato che il presidente eletto “non aiuterà” gli argentini.
“Rispettiamo la decisione presa da un gruppo di maggioranza in Argentina, rispettiamo quella decisione, anche se è qualcosa che riteniamo non lo aiuterà, ma il popolo è sovrano, nonostante tutti gli elementi antidemocratici utilizzati dalla mafia del potere economico e potere politico ovunque, ad esempio il controllo dei media, il controllo dei media, impressionante in Argentina, in Cile, ovunque, in Messico ma lì è peggio, c’è molta manipolazione”, ha assicurato.
Ha sostenuto che il Messico non dovrebbe “temere” di questi, poiché ha affermato che non sarebbero stati eletti da cittadini messicani.
--“Non c’è nulla da temere, il popolo messicano è molto consapevole, è uno dei popoli più politicizzati al mondo e sa benissimo che i governi di destra favoriscono solo le minoranze”, ha affermato il presidente.
Milei, leader di La Libertad Avanza, è stato eletto presidente per un quadriennio al ballottaggio di domenica con il 55,69% dei voti, più di 11 punti percentuali sul partito di governo Sergio Massa, che è anche ministro dell’Economia.
Attraverso una pubblicazione sui social network, e non una dichiarazione formale, il governo messicano si è congratulato con il nuovo presidente eletto dell’Argentina, quello di estrema destra.
In contrasto con le critiche che il presidente Andrés Manuel López Obrador ha lanciato nei giorni scorsi contro Milei, il Ministero degli Affari Esteri (SRE) ha riconosciuto pubblicamente la sua vittoria, così come la “partecipazione civica” del popolo argentino.