
Dopo i fatti accaduti nel 2006, è stato ritrovato un opuscolo dei guerriglieri delle FARC in cui si dichiarava che i consiglieri e i sindaci della zona fossero un obiettivo militare. finché non si dimettessero dal loro incarico.
Clinio Gasca Valderrama, alias “Plinio”, era incaricato di svolgere attività di intelligence prima del delitto ed è stato condannato per questi eventi. Nelle ultime ore il PEC ha deciso di dichiarare questo atto “non amnistiabile” che è responsabilità della colonna Teófilo Forero della guerriglia estinta, cioè che, a causa della loro gravità, non possono essere soggetti ad amnistia o indulto.
“Per l’Ufficio è chiaro che si tratta di omicidi plurimi, compiuti e tentati, contro civili che non hanno svolto attività di combattimento, né hanno partecipato direttamente o indirettamente alle ostilità. Cioè, i consiglieri di Rivera (Huila) erano civili che non avevano perso il loro status di protezione contro gli attacchi diretti in conformità con il diritto internazionale umanitario”, ha affermato la Camera di amnistia e grazia del PEC.
Ecco perché ora il caso deve essere indagato, processato e i responsabili devono essere puniti.processo che dovrà svolgersi nell’ambito delle indagini del macrocaso 10, che indaga su crimini non amnistiabili commessi da membri delle estinte FARC.
--“L’accusa formulata dalla Procura Generale e per la quale è stato condannato il signor Clinio Gasca Valderrama, corrisponde a quella di omicidio di persona protetta. Ciò significa che nella stessa valutazione del giudice ordinario è stato accertato che il comportamento tenuto dal comparente costituisce un attacco contro persone protette. dal diritto internazionale umanitario”, si legge nella risoluzione del PEC.
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