
Totale nazionale
Javier Mileidi La Libertad Avanza, ha vinto ilballottaggio delle elezioni del 2023e sarà presidente dell’Argentina dal 10 dicembre. Sconfitto per più di 10 puntiSergio Massada Unione per la Patria.
Mappa dei risultati
Il Presidente Milei: quanto ha vinto e la mappa dei risultati delle Elezioni 2023, provincia per provincia
Quando c’è il ballottaggio o il secondo turno?
Gli articoli 97 e 98 della Costituzione nazionale stabiliscono che un candidato diventa Presidente al primo turno solo quando ottiene più del 45% dei voti affermativi in quella elezione, o almeno il 40% dei voti e una differenza percentuale superiore a 10 punti. rispetto al candidato arrivato secondo.
Intanto la Magna Carta prevede che, se uno qualsiasi di questi requisiti non viene soddisfatto, si deve tenere un secondo turno, detto anche ballottaggio, al quale partecipano le due formule più votate al primo turno. Cioè chi è uscito primo e chi è uscito secondo.
LA CAMERA ELETTORALE NAZIONALE CHIARISCE CHE PER IL VOTO SONO VALIDE LE SCHEDE DEL PRIMO TONDO
La Camera Elettorale Nazionale (CNE) ha chiarito che le schede ufficializzate per il primo turno svoltosi il 22 ottobre, nelle categorie dei candidati Presidente e Vicepresidente della Nazione, sono valide per votare nel ballottaggio di questa domenica.
Allo stesso modo, le votazioni ufficiali di questa domenica 19 sono valide “rispettando il disegno e senza altre modifiche”, ha chiarito il CNE.
Intanto hanno spiegato che le schede utilizzate nelle primarie aperte, simultanee e obbligatorie (PASO) disputate il 13 agosto “non sono valide”.
Nell’ambito del secondo turno che si terrà questa domenica, gli argentini definiranno il prossimo Presidente e Vicepresidente della Nazione tra le formule composte da Sergio Massa-Agustín Rossi (Unión por la Patria) e Javier Milei-Victoria Villarruel ( La Libertà Avanza).
-A che ora vengono pubblicati i risultati del ballottaggio 2023?
I primi risultati del ballottaggio presidenziale del 2023 saranno noti alle 21 di domenica 19 novembre, tre ore dopo la chiusura delle elezioni. Fanno fede i risultati comunicati da ciascun presidente di tavolo al Ministero dell’Interno tramite telegramma.
-Il telegramma di scrutinio è predisposto dal presidente del tavolo, contiene tutti gli estremi dei voti conteggiati in quel tavolo e porta la firma dei procuratori dei gruppi partecipanti.
Lo spoglio che viene fatto alla chiusura dei tavoli non ha validità giuridica né serve per proclamare gli eletti, ma permette di conoscere l’andamento del voto a poche ore dalla chiusura delle elezioni e di fornire informazioni ai cittadini. Questo compito è svolto dalla Direzione Elettorale Nazionale (DNE).
Intanto il voto finale ha valore legale e stabilisce chi sono i candidati eletti alle cariche controverse. È lui che fa la giustizia elettorale nazionale.
Inizia 48 ore dopo la fine delle elezioni, si effettua sulla base dei resoconti di voto di ogni tavolo, ed è ciò che produce i risultati delle elezioni da cui vengono distribuite le posizioni in palio. Allo stesso modo, a differenza di quello provvisorio, quello definitivo copre tutti i tavoli abilitati per l’elezione.
Come si vota al ballottaggio?
Entrando nella camera oscura con la busta, l’elettore trova due schede, una per ciascun candidato alla presidenza. Il voto è valido o affermativo anche se la scheda inserita presenta “cancellazioni, aggiunte o sostituzioni di candidati”, secondo la CNE.
Inoltre, l’organo elettorale precisa che “se la stessa busta contiene due o più schede ufficiali corrispondenti allo stesso partito e categoria di candidati, ne verrà conteggiato solo uno, distruggendo il resto”.