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La sede della Federazione Economica di Mendoza.
Per Laugero la svalutazione è inevitabile
Santiago Laugero è stato intervistato su Radio Nihuil da Carina Scandura.
“Stiamo cominciando ad elaborare quello che sappiamo. Nella campagna elettorale Milei ha fatto diversi annunci e nell’ultima fase, prima del ballottaggio, ha cominciato a vagliarli e ad affinarli”, ha detto l’imprenditore.
Riguardo alla tanto temuta svalutazione, ha lanciato: “Comprendiamo che è inevitabile che si verifichi un processo di svalutazione significativa, che vedremo se avverrà con la dollarizzazione o meno. Sappiamo che lo schema di dollarizzazione implica necessariamente un cambiamento nella quantità di pesos che significherà un aumento elevato valore per il dollaro”.
“Questa svalutazione – ha proseguito – avrà un impatto sui prezzi e sulle tariffe dei servizi pubblici. Sarà uno scenario difficile per la prima fase, che si spera sarà completato dall’onestà di alcune variabili e da uno schema di maggiori aspettative che ha a che fare con i segnali che Milei dà ai mercati e agli investitori, nazionali e internazionali.
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Cosa accadrà al dollaro nel governo di Javier Milei?
Il dollaro a 1.000 dollari?
Interrogato sulla probabile unificazione del dollaro in un’unica modalità e dei 1.000 dollari, Laugero ha considerato: “È una possibilità e per un programma di esportazione servirà a organizzare alcune variabili. Ciò che sarebbe importante è portare avanti alcuni passi che l’attuale governo ha intrapreso riguardo al miglioramento degli accordi commerciali con nuovi mercati, in particolare l’ingresso nei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) nel 2024.”
Lo ha ricordato il presidente della FEM “Ad un certo punto Milei ha messo in dubbio il rapporto con Cina e Brasile. Ma la necessità di un forte schema di importazione coinvolge anche i mercati cinese e brasiliano, il che genererebbe un rapido riflusso che compenserebbe il quasi certo calo del potere d’acquisto nelle prime fasi della prossima amministrazione. Perché è chiaro che ci saranno aumenti di prezzo sul mercato interno”.
Il leader ha alluso anche ad una possibile riforma del lavoro: “La FEM propone un sistema fiscale, con stabilità e regole chiare per sapere con quali variabili sarà gestita un’impresa o un’impresa”.
La riforma del lavoro è uno dei grandi debiti che ha la nostra società, anche pensando ai lavoratori, che devono essere responsabilizzati, qualificati e motivati. Il sistema oggi, con così tanti costi e complessità, non serve a nessuno. La riforma del lavoro è uno dei grandi debiti che ha la nostra società, anche pensando ai lavoratori, che devono essere responsabilizzati, qualificati e motivati. Il sistema oggi, con così tanti costi e complessità, non serve a nessuno.
“Che la riforma sia efficace e utile per tutti. Che il numero degli impiegati sia cresciuto poco e che l’economia informale abbia così tanta forza non va bene”Laugero ha chiuso.
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