Lo stadio della Sierra Nevada non avrebbe protocolli di sicurezza né piani di emergenza./ Archivio
Il Ministero dello Sport ha ordinato la chiusura dello stadio Sierra Nevada de Santa Marta, sede dell’Unión Magdalena, dopo aver constatato la mancanza di protocolli di sicurezza e piani di emergenza all’interno degli impianti.
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Il fatto è diventato noto poco dopo le polemiche per la comparsa di video in cui si vede un dirigente dipingere l’erba verde, prima di una partita dell’Unión Magdalena, retrocessa in B. Oltre alle lamentele dei tifosi per l’abbandono e la mancanza di manutenzione attorno all’impianto sportivo non ancora terminato.
Vista la mancanza di protocolli, la Commissione nazionale per la sicurezza, il comfort e la convivenza nel calcio ha deciso di limitare l’accesso e l’avvio dello stadio, fino a quando le autorità che gestiscono lo stadio non risponderanno con i regolamenti e non forniranno protocolli e piani.
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L’annuncio è stato dato da un rappresentante del Ministero dello Sport, nel corso di una seduta della Camera dei Rappresentanti, nella quale ha constatato che il 92% degli stadi rispetta le norme. Tra le percentuali rimaste c’è lo stadio Santa Marta, ma anche quelli di Tunja e Villavicencio, sui quali si interverrebbe anch’essi a partire dalla prossima settimana.
Dopo aver appreso l’annuncio, il sindaco di Santa Marta ha precisato che: “l’amministrazione distrettuale sta aggiornando il protocollo di sicurezza e convivenza nel calcio e il piano di emergenza, contingenza e valutazione degli scenari, che viene presentato ogni due anni davanti a Mindeporte”.
Oltre a ciò, hanno precisato che i piani richiesti verranno consegnati il prima possibile per non pregiudicare le partite di promozione dell’Unión Magdalena per il torneo del 2024.
