
Il ministro dell’Economia, Hugo Ballay, e il presidente del Consiglio Generale dell’Istruzione, Martín Müller, si sono incontrati questo martedì 21 novembre rispettivamente con i sindacati del personale statale e dell’istruzione.
In questo quadro, hanno annunciato la proposta per i salari di novembre, che consiste in un aumento dell’8,3%, che è l’ultimo aumento noto dell’inflazione. Ciò si aggiunge all’aumento concesso finora quest’anno e mantiene gli stipendi dei dipendenti statali e degli insegnanti al di sopra della variazione generale dei prezzi.
Il ministro Ballay ha affermato che questa è “l’ultima offerta salariale possibile di questa amministrazione” e che l’obiettivo è “applicare l’ultima inflazione conosciuta, che è dell’8,3%, mantenendo la variazione di base, cioè fissata sulla base di giugno. Ciò ci consente di continuare a rispettare il principio di essere al di sopra dell’inflazione. E allo stesso tempo non prolunga l’impegno oltre il tempo che ci resta”.
-Progressi sono stati fatti anche nel mantenimento della remunerazione del bonus Covid al personale che lo riceve.
-Da parte sua Müller ha affermato che “in modo responsabile da parte del nostro management continuiamo a riaffermare la decisione che gli stipendi vincono l’inflazione”. E ha sottolineato che “questa proposta è in linea con quanto abbiamo lavorato durante tutto l’anno nei diversi incontri congiunti, in un dialogo franco con le organizzazioni sindacali con cui condividiamo la convinzione riguardo alla pubblica istruzione”.
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