Con una lettera pubblicata il 6 maggio, l’ex sindaco di Bogotà ed ex senatore Antanas Mockus si è dimesso dal Partito dei Verdi.
Precisamente, Questa decisione arriva dopo che due dei suoi membri, come Ivan Name, presidente del Congresso, e Sandra Ortiz, consigliere uscente delle Regioni, sono stati implicati nello scandalo di corruzione nell’Unità nazionale per la gestione del rischio di catastrofi (UNGRD).
Sneyder Pinilla, ex vicedirettore dell’ente, ha assicurato di aver donato denaro in contanti a Ortiz, che lo ha inviato a Name per facilitare l’approvazione delle riforme sociali del governo del presidente Gustavo Petro.
Secondo Mockus nel documento inviato alle direttive comunitarie, “dopo aver analizzato i recenti e scandalosi avvenimenti nazionali e analizzato le denunce di corruzione che i media hanno registrato negli ultimi giorni”.
Allo stesso modo, aggiunge che lascerà il partito “seguendo i precetti etici che sono stati il fondamento e la bandiera della mia vita”.
Infine, sottolinea che, pur sperando che gli imputati possano difendersi, considera grave quanto accaduto e definisce addirittura “insostenibile” la loro partecipazione alla comunità.
Per ora i Verdi non si sono espressi sulla questione dopo le dimissioni, anche se avevano già chiesto che si aprisse la conoscenza dello scandalo attraverso un’indagine formale al Consiglio di Etica per le accuse di Name e Ortiz.
Lunedì è stato diffuso il documento con cui Olmedo López, ex direttore dell’Unità di Gestione del Rischio di Disastri, ha chiesto il principio di opportunità per rivelare i presunti atti di corruzione all’interno di questa entità.
“Olmedo de Jesús López Martínez, identificato come appare in calce alla mia firma, mi presento a voi con l’obiettivo di chiedere l’applicazione del principio di opportunità in conformità con quanto disposto dall’articolo 324 della legge 906 del 2004,” dice il documento che López ha inviato alla Procura Generale.