Voglio essere deputato alla Costituente nel 2025

Voglio essere deputato alla Costituente nel 2025
Voglio essere deputato alla Costituente nel 2025

Con il voto della maggioranza dei deputati provinciali e dei senatori della stessa categoria, attraverso una maggioranza particolare, si potranno indire elezioni costituenti per riformare la Costituzione della Provincia di Santa Fe. I deputati costituenti sarebbero 69, non di più. Nasce dalla somma dei deputati e dei senatori. È con una decisione di “coloro che detengono il potere” che la riforma potrebbe esistere. La data ideale è l’anno 2025, prima della metà del mandato esecutivo e legislativo e forse, solo come possibilità, nelle stesse elezioni che corrispondono al rinnovo parziale dei deputati nazionali.

Può avvenire anche con l’elezione dei consiglieri e dei presidenti delle comunità. È una decisione provinciale, separata dai riflessi e dalle risse nazionali. Se va bene. Riformare la Costituzione provinciale è un compito che non può essere lasciato esclusivamente nelle mani dei politici di professione. Ho un ricordo molto vivido della Riforma della Costituzione Nazionale del 1994.

Quei desideri storici

Ivan José María Cullen è un avvocato di tutto rispetto, per anni è stato il mio principale costituzionalista. Lui specialista, io giornalista. Consultazioni in ogni caso in cui ci sono dubbi. Sempre amichevole. Intorno al 1993 mi dice: “Acosta, tutta la mia famiglia è stata, in ogni caso, convenzionale, dal 1994 vorrei esserlo ma non ho un comando e penso di potermi far organizzare una festa, quindi che la candidatura sia formale… Aiuterei con la campagna Non ci sono soldi, solo gratitudine.”

Il resto è noto, quel vecchio amico, divenuto Cullen dei McCullen e della loro castilianizzazione, era un costituzionalista. Ed è per questo che attesto che la sua presenza è stata necessaria in tanti editoriali, in tante note… e in tanti insegnamenti. C’era un numero maggiore di elettori per la riforma del 1994, ma ho lo stesso desiderio. Non sono figlio di irlandesi né ho origini costituzionaliste, credo semplicemente che, negli anni, avrei potuto dare il mio contributo dal luogo, quello di osservatore di tante cose in questa provincia che ci protegge e che… perché non?

La riforma costituzionale definirebbe molte cose. La prima, se convocata, indicherebbe che Massimiliano Pullaro è riuscito a convincere chi non vuole perché è una minoranza, tante minoranze insieme, e potrebbe perdere privilegi ed elettori. È chiaro che un’elezione è uno scrutinio finale. Ora spezzeremo la coalizione antiperonista che governa la provincia.

La sinistra dimostrerebbe la sua scarsa esistenza elettorale. Il peronismo si troverebbe di fronte a diversi dilemmi. Elenco: nord e sud peronisti; sussistenza del CFK; destino manifesto di oblio e disprezzo di Omar Ángel Perotti, e del suo recente passato (non piace molto ai compagni); la vertiginosa caduta del Movimento Evita e La Cámpora; quelli sciolti; quelli storici; coloro che si aggrappano a posizioni sindacali; le inevitabili quote di genere e di regione (ho già detto, il nord e il sud).

Guarda anche“Che mancanza di rispetto, che oltraggio…”

Marcelo Lewandowski è sempre più riservato nelle sue dichiarazioni, ma esiste. E il capo della Camera dei Deputati (in seno al peronismo) è di Rosario: Germán Martínez. Agustín Rossi ha convocato duemila persone che, di questi tempi, sono una folla. Chi ha bisogno di elezioni molto rapide, per finire di decimare l’opposizione vicina al peronismo, è la coalizione di governo ma…

Molti indiani, ma anche molti capi

La vittoria di Pullaro con più di un milione di voti abbaglia, sì, ma non appena lo shock si calma, appaiono sempre le questioni terrene. Il governatore Pullaro è: Pullaro e Felipe Michlig e NEO (Nuovo Spazio Organizzato), un gruppo dell’UCR. La vicegovernatrice Gisella Scaglia non appartiene al piccolo pacchetto radicale consolidato; È importante nuclearizzare i PRO/Cambiemos, i Macri, che, è giusto dirlo, non sono radicali ma li hanno sostenuti con efficacia… e con voti. E’ formula con Pullaro; le formule non scivolano (tranne Perotti, che non ha mai fumato la stessa marca di Alejandra Rodenas e questo si notava… si notava molto)

La signora Clara García e i fedayn che, senza nome ma con capacità di fregare, accompagnano questo governo, aggiungono 15 voti socialisti su una maggioranza ufficiale di 28, con litigi interni, ma sono tanti. Come calmarli se i voti adesso (2023) fossero raccolti da Pullaro e poi comparisse Javier Milei. Il pasticcio è grande a causa di comportamenti fuorvianti che si riducono a “Amo Milei o non la amo”. Un giorno dovranno risolverlo, non è una questione da poco.

A Santa Fe il governo è antiperonista e il peronismo si sta dissolvendo. Sono tutti antiperonisti ma…Clara García, Mónica Fein, Antonio Bonfatti, più lo stratega Rubén Darío Galassi danno un segnale: non prendono il tè con Milei; Non è noto se lo faranno domani. Pullaro sì, lo fa chiaramente, prende il tè con il presidente, ma questo è ovvio: protocollo e responsabilità. Tutti i pezzi grossi dei settori socialisti e delle loro periferie, che hanno dai ministeri agli Enti autonomi ai quali, in virtù dei patti preesistenti, Pullaro ha concesso l’esistenza, vorranno essere Deputati Costituenti. Sarà una prova d’amore dire “Lunga vita alla fottuta libertà!”?

Sul secondo percorso, una locomotiva entra in stazione: il senatore nazionale… Carolina Losada sarà esclusa dalle elezioni costituenti? Ciao… ciao… Come si comportano tutti con Javier Milei e la sua gente? I libertari non verranno a chiedere la loro parte alle elezioni provinciali, eh? E se Milei venisse e dicesse che Juan, Perico e Andrés “sono casti”?

Poiché questa rubrica viene letta al Nord e al Sud, bisogna aggiungere che Pablo Javkin vorrà la sua parte con alla guida, più l’addetto effettivo di Eugenia Schmuck, Franco Bartolaci (rettore dell’UNR), più Ciro Seisas, più il segretario di State Municipal con il proprio volo, oltre a Miguel Ángel Tessandori…ci sono altri nomi che chiedono luminari. E non possono essere esclusi né la signora Amelia Granata né il signor Federico Angelini. I pastori evangelici dicono “vogliamo esserci”

Esigenze minime

Mi servono dieci uscite mensili sui media nazionali con ingresso in provincia (i canali via cavo vanno bene, costano meno). Ho bisogno di sei mesi come relatore. Un torneo internazionale di calcio. Non sono pronto per il Grande Fratello, ma presto mi occuperò di TikTok e degli altri problemi del cloud. Ho già tutti i gadget, un allenatore (il nipote di mio figlio che sa tutto) e un’agenda dell’evento per foto “casual”.

E devo cancellare il mio passato perché, essendo giornalista dal 1959, i dati che ho sono tanti e posso dibattere fino a mettermi a nudo con chiunque, perché conosco tutti gli “armadi”… ma il mio armadio è pieno di cose, molte cose. C’è di più: e se Ivan volesse ripetere il suo mandato familiare? Competerò con lui sotto l’egida dell’Ucedé?

Per le lezioni sulla Costituzione, sulla Riforma e sugli aggiornamenti non potrò avvalermi del dottor Domingo Rondina, dato che ora è funzionario… e funzionari, sapete. Ah… ho un altro problema, minore, ma molto reale. Credo in una Corte Suprema Provinciale composta da sette membri. Strano. Conosco personalmente la Dott.ssa María Angélica Gastaldi, Rafael Gutiérrez, Roberto Falistoco e Daniel Erbetta. Come ho detto, tanti anni di giornalismo. Dichiaro loro la mia manifesta simpatia.

Non potrei votare per il suo “raje”, anche se, se l’asse è quello dei due mandati e dell’autonomia comunale, e togliendo il potere all’MPA, vorrei essere deputato costituente. Lo slogan è semplice: “El Moustache sa di più perché è più vecchio”. Comunque… non posso negare che sono un fan di Columbus e che mi piacciono la poesia e le discussioni sul caffè. Spero di poter. Se devo parlare di Milei la risposta la so: quel tema non è in discussione per questa riforma provinciale.

 
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