Periodo di congedo postnatale prolungato per i genitori che lavorano – Escambray

Periodo di congedo postnatale prolungato per i genitori che lavorano – Escambray
Periodo di congedo postnatale prolungato per i genitori che lavorano – Escambray

I principali punti di forza delle modifiche sono la regolamentazione delle prestazioni monetarie dalla 34a settimana di gestazione fino all’arrivo del bambino nei primi 15 mesi di vita, estendendo al contempo l’esercizio del diritto alla tutela istituita ad altri lavoratori.

Le modifiche cercano di affrontare le dinamiche della popolazione e incoraggiare la fertilità.

Con la prossima entrata in vigore delle modifiche alla normativa che regola la materia, le autorità del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale hanno annunciato che nel Paese il periodo delle licenze postnatali sarà esteso fino a 15 mesi di vita del minore.

In una conferenza stampa con i media nazionali, Virginia Marlene García Reyes, direttrice generale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ha affermato che i cambiamenti derivano dalla normativa in sei dei suoi articoli in relazione al Decreto Legge 56 sulla maternità dei lavoratori e la responsabilità famiglie.

La direttiva ha indicato che i punti che subiranno trasformazioni sono specificamente gli articoli 1, 8, 24, 40, 42 e 44 con l’obiettivo di affrontare le dinamiche demografiche e incoraggiare la fertilità.

Secondo la loro spiegazione, i principali punti di forza delle modifiche sono la regolamentazione dei benefici monetari dalle 34 settimane di gestazione (32 in caso di gravidanze multiple) fino all’arrivo del bambino nei primi 15 mesi di vita, estendendo al contempo l’esercizio del diritto alla protezione stabilito per gli altri lavoratori contemplati in concetti quali la multiparentalità e le varie forme di affiliazione contemplate dal Codice della Famiglia.

Ha osservato che dal momento della pubblicazione della normativa nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, potranno avvalersi di tali agevolazioni le famiglie lavoratrici con figli di età inferiore a 12 mesi, che dovranno essere rigorosamente rispettate sia per il settore statale che per quello statale. per le nuove forme di gestione statale.

Ha sottolineato che l’inclusione di principi come quello di dare maggiore peso alla responsabilità familiare in queste questioni apre la porta a vantaggi come benefici sociali ai nonni lavoratori che si prendono cura del minore quando la madre è studentessa con l’obiettivo di garantire la continuità del lavoro studi.

Quando il minore raggiunge i 15 mesi, ha chiarito, se a causa delle sue cure la madre o il padre non possono tornare al lavoro, ha diritto a godere delle ferie accumulate e, una volta concluse, se non le Al rientro al lavoro, il datore di lavoro potrà risolvere il rapporto di lavoro secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

La madre o il padre di un minore che presenti una malattia comprovata da certificato medico e anamnesi riassuntiva, un’invalidità fisica, psichica o sensoriale, coperta da parere medico, che richieda particolare attenzione, se lavoratore del settore settore statale, può beneficiare di un congedo non retribuito dai 15 mesi di età del minore fino al compimento dei 5 anni di età, ha aggiunto.

 
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