Sergio Ziliotto sale sulla locomotiva cinese per sfuggire alla motosega di Javier Milei

Sergio Ziliotto sale sulla locomotiva cinese per sfuggire alla motosega di Javier Milei
Sergio Ziliotto sale sulla locomotiva cinese per sfuggire alla motosega di Javier Milei

La strategia di La Pampa essere l’avanguardia della resistenza al regime Javier Milei ha aggiunto un capitolo di altissimo peso politico e simbolico che la provincia auspica abbia anche un suo correlato commerciale: il governatore Sergio Ziliotto ha steso un tappeto rosso per una missione commerciale Cina che è arrivato con un elevato volume istituzionale e la rappresentanza di grandi aziende.

Come se fossero un cuore solo, la provincia e il colosso asiatico si sono abbracciati per scattare foto, scambiarsi informazioni e programmato futuri incontri e affari. Contrariamente al deciso raffreddamento libertario, Ziliotto salutò con effusione lo sbarco dell’ambasciatore Wang Wei e mise al lavoro il suo gabinetto per dare la migliore accoglienza ad aziende come Huawei, Ala dorata, Liu Gong, ICBC E Energia elettrica di Shanghai.

Uno sguardo dalla Cina sulle energie pulite della Pampa

L’aspettativa innesca obiettivi a breve, medio e lungo termine. Il management Ziliotista è impegnato nell’attivazione dell’energia pulita, una politica che segna la differenza rispetto ai governi che hanno preceduto l’odierno peronismo. Per questo motivo la delegazione cinese si è recata a Victorica, cittadina situata a 180 chilometri a nord-ovest della capitale della Pampa, dove la provincia dispone di una sorta di parco fotovoltaico modello che intende ampliare, ma per il quale necessita di investimenti.

Il contesto attuale, non è un segreto, richiede urgenza: il governo della Pampa sta trattando con l’opposizione legislativa per ottenere una tassa temporanea che gli permetterà di far fronte all’emergenza alimentare di 22.500 famiglie, dopo l’aggiustamento Milei e contro un debito pubblico nazionale che supera i 30.000 milioni di dollari per concetti diversi.

In questo quadro Ziliotto prova a guardare un po’ più in là e scommette sulla seduzione delle capitali orientali. La delegazione cinese, sempre sorridente, ha accettato tranquillamente prima di partire che il principale interesse di investimento è concentrato nel mercato dell’energia, dove il management di Ziliotto ha avuto disaccordi e scontri con le aziende e anche con attori politici più preparati l’era del petrolio puro.

CITIA: scommettere sull’innovazione a La Pampa

Le altre parole magiche uscite dalla bocca della delegazione cinese si riferivano all’“innovazione scientifica”. Questo è un altro scenario in cui La Pampa ha cominciato a giocare negli ultimi anni, soprattutto dopo la costruzione di un Polo Tecnologico nella seconda città della provincia, General Pico, e la creazione del Agenzia della Pampa per le scienze, la tecnologia e l’innovazione aperta (CITIA).

Il governatore ha messo in gioco le realtà che non fanno parte direttamente dell’Esecutivo, ma che ne costituiscono il nucleo delle idee e delle politiche produttive. Ecco perché l’Agenzia per il commercio estero, che comanda Sebastiano Lastrila compagnia energetica Pampetrol guidato dal ministro dell’Energia Matias Toso e il presidente Maria Rovedail Banco de La Pampa di cui è proprietario Alessio Iviglia e chi dirige la zona di libero scambio di Pico, Il tedesco Luqui.

La zona franca è stata offerta come punto di insediamento strategico per il capitale cinese. Sono previsti vantaggi speciali per le attività che richiedono input importati; vantaggi fiscali e logistici.

Le aziende presenti a La Pampa sono la Shanghai Electric Power, che ha progetti di infrastrutture energetiche su larga scala; Huawei, leader mondiale nella tecnologia e nelle telecomunicazioni; Goldwind, una delle principali società di energia eolica al mondo; LiuGong, un gigante della produzione di macchine edili, e ICBC, la più grande banca mondiale per asset.

Sergio Ziliotto, “l’amato governatore”

L’ambasciatore asiatico ha definito Ziliotto “il caro governatore Sergio” nel momento in cui ha messo in primo piano la “transizione energetica” e il “processo di modernizzazione”. Si sono fatti in quattro per lodare anche altre caratteristiche della “pampeanidad”: dalla semplicità delle persone con cui hanno dovuto entrare in contatto alla spettacolarità dei cieli della regione erano all’ordine del giorno.

Ci sono questioni più tradizionali con impatto immediato: la Cina vuole il cibo, La Pampa lo offre. In questo senso, le carni della provincia hanno fama internazionale come le migliori del Paese e c’è un vasto territorio in grado di fornire semi oleosi alle masse.

Ziliotto ha insistito sulla sua aspettativa di “facilitare lo scambio e integrare il potenziale”. L’ambasciatore ha rilasciato parole che sono state musica per le orecchie di La Pampa: “La Cina è pienamente disposta ad accompagnare il processo di diversificazione commerciale e produttiva, per esplorare maggiori possibilità di cooperazione e aumentare le nostre capacità produttive”.

C’erano abbracci, selfiefoto sui social network e buone vibrazioni: La Pampa e la Cina hanno chiuso la loro giornata d’incontro mandando messaggi al cuore, ma aspettando anche risposte nelle loro tasche.

#Argentina

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-