Le ordinanze del tribunale hanno liberato i rapitori del treno di Aragua per tornare in prigione

Le ordinanze del tribunale hanno liberato i rapitori del treno di Aragua per tornare in prigione
Le ordinanze del tribunale hanno liberato i rapitori del treno di Aragua per tornare in prigione

Questo pomeriggio, la Corte d’Appello di La Serena ha accolto il ricorso presentato dal Pubblico Ministero e ha ordinato la custodia cautelare di quattro membri del Tren de Aragua (TDA) accusati di essere responsabili dei reati di sequestro di persona e associazione illecita, e che sono stati rilasciati lunedì, dopo un’udienza controversa in cui il giudice di garanzia di Los Vilos, Daniella Pinto, ha severamente rimproverato il procuratore aggiunto presente.

Come riportato Il contatore, Lunedì scorso è stata rivista la detenzione preventiva che colpisce diversi membri del gruppo criminale, a causa di sequestri effettuati tra Los Vilos e Valparaíso, che furono arrestati nel novembre dello scorso anno dalla Brigata Speciale Investigativa della Polizia (BIPE) della PDI. Il gruppo è guidato da uno dei tre fondatori della TDA, Larry Amaury Alvarez Núñez, meglio conosciuto come “Larry Changa”, che ha operato nei sequestri dando istruzioni tramite WhatsApp, supportato da un soggetto noto come “T” e da un terzo partito conosciuto solo come “Ratto Bianco”, nessuno dei quali è stato arrestato.

Attualmente si ritiene che “Larry Changa” sia fuori dal Paese, motivo per cui la procura di Iquique ne ha chiesto l’estradizione.

Con sentenza unanime, la seconda sezione della corte d’appello ha revocato la delibera impugnata, che ha modificato la causa della misura cautelare di custodia cautelare dell’imputato, per pericolo di fuga, per la quale ha fissato una cauzione di cinque milioni pesos per ciascun imputato, somma che venne pagata in contanti lo stesso pomeriggio.

Dopo l’udienza sono stati emessi i rispettivi mandati di cattura, ma il grande dubbio di fondo è se sarà ora possibile ritrovare gli imputati, in maggioranza venezuelani.

Va notato che durante l’udienza gli avvocati della difesa hanno presentato per quasi 75 minuti una serie di informazioni di base riguardanti i loro clienti, assicurando che le loro circostanze erano cambiate a causa di una serie di informazioni di base da loro fornite. Uno di questi, forse il più controverso, come evidenziato nell’audio della seduta, riguardava un drone che secondo la PDI era stato utilizzato da uno degli imputati per monitorare una vittima.

Quando il magistrato ha trasferito il procuratore aggiunto Luis Muñoz, questi ha risposto rispettando tutte le accuse della difesa affermando che non erano state fornite nuove informazioni e riguardo alla questione del drone ha assicurato che “quello che dice il Pubblico Ministero è che, infatti c’erano, ci sono, indizi sufficienti per stabilire che questa persona svolgeva attività di sorveglianza dell’organizzazione criminale, Vostro Onore, e che i suoi precedenti, è vero, riguardano proprio registrazioni audiovisive prelevate dall’archivio luogo dell’accaduto, anche sui social, Vostro Onore, dalla Polizia Investigativa e, pertanto, lo colloca nell’ambito dell’organizzazione criminale”.

A questa risposta il giudice gli ha detto “devi essere più preciso, pubblico ministero, se le difese fanno accuse precise mi deve rispondere con precisione. Conosco il contesto, ma non posso farmi dire: “tutto è mantenuto, così com’è”. “Devi formularmi accuse più precise se la difesa contesta cose specifiche.”

Dopo una serie di tira e molla, il magistrato gli ha chiesto se avesse finito di testare l’apparecchio, ma vista l’esitazione del pubblico ministero, il giudice gli ha chiesto direttamente “lo sai o non lo sai?”

Vista la risposta negativa, ha detto che avrebbe informato il procuratore capo di Los Vilos “per fargli sapere che il pubblico ministero, che dipende dal tribunale per quanto riguarda la revisione della misura cautelare, non conosce appieno i retroscena che hanno motivato l’azione cautelare”. episodi sollevati dalle difese in relazione alla mancata partecipazione dei loro clienti”.

 
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