Contento? giornata del giornalista, con possibile processo per censurare Nuevo Diario – Nuevo Diario de Salta | Il piccolo diario

Contento? giornata del giornalista, con possibile processo per censurare Nuevo Diario – Nuevo Diario de Salta | Il piccolo diario
Contento? giornata del giornalista, con possibile processo per censurare Nuevo Diario – Nuevo Diario de Salta | Il piccolo diario

Catarsi. Secondo la Reale Accademia Spagnola, uno dei significati di quella parola è “L’effetto purificatore e liberatorio che la tragedia provoca negli spettatori, suscitando compassione, orrore e altre emozioni”.

Quindi, le righe seguenti sono la mia catarsi e in esse azzardo la tragedia dei giorni bui a venire per la vita di Nuovo caseificiolibertà di stampa e di espressione e società di Salta.

E il fatto è che qualche giorno fa ho ricevuto un atto di Notifica che recita quanto segue: “Le comunico che nel procedimento intitolato ROMERO, JUAN CARLOS CONTRO GG SRL, GAUNA NESTOR ARNALDO, GONZÁLEZ, MONICA ADRIANA PER DANNI Expte. N. EXP-655129/19 in corso dinanzi a questa Corte, è stata emessa la seguente delibera:

“Salta, 9 maggio 2024 – (…) IV./ A causa dell’avvio di un giudizio ORDINARIO per DANNI e PERDITE che si svolge secondo le regole del processo ordinario (artt. 319 e 330 C. Proc.) del la causa depositata (alle pagg. 323/361) e proroga (legge n. 11312955), trasmetterla agli imputati con copia (art. 120), per un termine di 9 (nove) giorni (art. 338), affinché presentarsi e rispondere, sotto avvertimento di ribellione (artt. 59 e 356). Avvisati personalmente o tramite documento d’identità.

Segue testo formale e protocollo, ma quanto detto sopra è ciò che conta ed è la ripresa di un caso iniziato nel 2019, dove il senatore Juan Carlos Romero Si è sentito insultato da una nota pubblicata nel Nuovo caseificio e ciò ha dato origine ad una denuncia nei confronti degli attori che oggi compaiono in questa Scheda di Notifica.

Ritiri

Nel 2019, il processo avviato da Juan Carlos Romero è entrato in gioco nella Giustizia e, come tale, (chi ha detto che la Giustizia è lenta?) ha emesso una risoluzione per avviare una mediazione. Il Grupo GG ha partecipato a questa mediazione rappresentato da Nestore Gauna, accompagnato dal suo avvocato. È comparso il denunciante Pedro Guillén. Dopo alcuni incontri Nuovo caseificio ha accettato di ritirare non solo la nota che ha dato origine alla causa, ma ha dovuto ritirare anche altre cinque pubblicazioni, inclusa una richiesta (spazio pagato da qualcuno per esprimere il proprio punto di vista su una situazione particolare. In questo caso si trattava di una mezza pubblicazione). spazio pagina con il titolo “Che l’albero non copra la foresta” e firmato da Fernando Lecuona de Prat). Si trattava di ritrattare o di pagare “risarcimenti” impossibili da pagare, il che avrebbe significato – forse – la scomparsa del giornale “Chiquito”. Così, tra giugno e luglio 2019, in sei lunedì, sono state pubblicate le ritrattazioni richieste dal ricorrente. La mia lettura come regista di Nuovo caseificio Fu che, in realtà, a causa di uno stratagemma ingegnosamente perpetrato tra il senatore e la compiacente Giustizia locale, fui vittima di una museruola legale.

La pubblicazione delle ritrattazioni fu un duro colpo che il giornale “Chiquito” dovette subire, ma lo fece pensando che, senza volerlo, era diventato “l’amico del popolo”, l’”altra voce” necessaria in ogni processo democratico e in quanto oggi costituisce l’asta di equilibrio per l’inesistenza di un unico mezzo egemonico.

Un po’ di storia

El Tribuno è nato il 21 agosto 1949 e i principali azionisti di quell’impresa erano Jaime Duran, Emilio Espelta, Ricardo Durand e il Partito Peronista. Il suo primo direttore fu Ricardo Falúaccompagnato da Francisco Álvarez Leguizamón, Nolasco Zapata, José Maria Mirau, Luis Apiari, Carlos Otero E Maria Rosa Guerrero. Fu intervenuto nel 1955, fino al 1957. L’11 agosto di quell’anno fu acquistato all’asta pubblica dalla società costituita da Bernardino Biella, Jorge Raúl DecaviE Roberto Rosmarino. Il primo esemplare del nuovo stadio dopo due anni di intervento uscì per le strade il 7 settembre 1957.

Attualmente è di proprietà della famiglia Romero, in formato tabloid, con il senatore Juan Carlos Romero come principale azionista.

Per la sua parte, Nuovo caseificio Nasce l’11 febbraio 2002 come ditta individuale, diventando una SRL nel marzo 2009. Fin dalla sua nascita la gestione è stata affidata a me. Dalla mia situazione di disoccupato ho creato quello che oggi è il secondo mezzo grafico più importante di Salta.

Questo “gatekeeper” (la persona, gruppo o istituzione che ha il controllo sulle informazioni e, quindi, ha la capacità di decidere cosa pubblicare o trasmettere, in quale forma e in quale quantità, è chiamato gatekeeper; nel mezzo di stampa, questa figura è rappresentata dal direttore e dai redattori capo), sono giornalista e ho una formazione giornalistica avendo lavorato per 23 anni presso Horizontes SA, redattore di El Tribuno e sono stato responsabile dei defunti presso il Diario de Salta L’Ing. Federico Benjamin Méndezdal gennaio 2001 al dicembre dello stesso anno.

Per preparare questa nota ci siamo recati all’archivio giornalistico provinciale; Siamo andati alla fonte e abbiamo confrontato, in questo contesto giudiziario, il titolo principale della copertina dei giorni in cui sarebbe stato insultato il senatore Romero, in questa sua nuova richiesta di apertura di un processo ed evidentemente in tutti quei giorni il principale i titoli non erano simili (ad eccezione del quotidiano sportivo di un giorno), il che segna la diversa prospettiva giornalistica dei due giornali.

08 11 2021: Nuovo caseificio: Chiedono che la Corte si pronunci sui ricorsi di incostituzionalità. La Tribuna: Hanno scoperto una raccolta annuale di 400 milioni di dollari a Salvador Mazza.

08 30 2022: Nuovo caseificio: Paura e speranza di giustizia per il disarchiviazione di La Ciénaga. La Tribuna: Le molestie di strada non si fermano: il 97% delle donne di Salta le ha subite.

29 11 2021: Nuovo caseificio: Nessuna conciliazione nella mediazione richiesta da Romero al Nuevo Diario. La Tribuna: Aerei e autobus contestano il prezzo del biglietto. Quel giorno entrambi i giornali riportarono in copertina la partita del Gimnasia y Tiro.

04 10 2022: Nuovo caseificio: Hanno lanciato un regime per promuovere gli investimenti e le esportazioni. La Tribuna: Le bollette elettriche del mese scorso non arriveranno con aumenti.

Di seguito sono riportati i titoli di Nuovo caseificio delle note che presumibilmente insultavano il senatore Romero:

11 08 2021: L’ingerenza del vice Godoy nella questione La Ciénaga mette a disagio i tredici imputati in un caso irrisolto già da più di 11 anni.

30 08 2022: La paura, un effetto collaterale in Deputati quando si discute della questione de La Ciénaga, destinata a non essere archiviata.

Altro titolo: “Ho già parlato con Juan Carlos, non ti succederà niente”.

29 11 2021: Non c’è stata “conciliazione” nella mediazione richiesta da Romero con Nuovo caseificio.

Un altro titolo: “Ciò che Romero vuole è che nessuno, in nessun ambito, nomini la causa La Ciénaga.

04 10 2022: Deplorevole macchia per la Giustizia: dopo 12 anni, La Ciénaga resta irrisolta.

Il caso del quotidiano El Intransigente

A Salta c’erano altri giornali che cercavano di sfidare El Tribuno per la sua egemonia (Eco del Norte, El Diario de Salta tra gli altri). Il caso emblematico fu quello del quotidiano El Intransigente, pubblicato a Salta dal 17 aprile 1920 al giugno 1981. Esistono versioni che dicono che fu acquistato da “qualcuno” e successivamente chiuso.

Il nome è riemerso, ma digitalmente l’08/01/2008, con il suo direttore Federico Mena Saravia.

morire per la verità

“Luciano Jaime: Dying for the Truth” è un documentario realizzato da cristiano Fiori, Luca Armonia E Valeria Cardozo con il sostegno dell’Unione della Stampa di Salta e del Laboratorio di Produzione Audiovisiva e Sperimentale della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Nazionale di Salta.

Luciano Giacomo era un addetto stampa che lavorava per il quotidiano El Intransigente di Salta e che fu rapito e assassinato da gruppi paramilitari legati alla Tripla A all’inizio del 1975, dopo un’indagine da lui condotta sull’omicidio di Eduardo Frondamembro del sindacato dei venditori ambulanti.

Dopo l’intervento della provincia di Salta che ha spodestato il governatore Miguel Ragone (scomparso pochi giorni prima del colpo di stato civico-militare del 24 marzo 1976), si scatenò la repressione sui militanti politici e sociali.

Jaime aveva sostenuto uno sciopero della canillitas nel 1969 e denunciato le pratiche di tortura e abusi storicamente perpetrate dalla polizia provinciale, che lo avevano messo nel mirino dei repressori, secondo suo cugino Armando Jaime. Insomma, un martire che ha difeso con la vita la libertà di stampa e di espressione, resistendo al suo indottrinamento, che nel caso di Nuovo caseificio esercita la giustizia locale. In questo giorno il meritato ricordo.

Libertà di stampa

Questo diritto include la libertà di ricercare, ricevere e diffondere informazioni e idee, sia oralmente, sia per iscritto, sia attraverso le nuove tecnologie dell’informazione, che non possono essere soggette a censura preventiva ma a responsabilità successive espressamente stabilite dalla legge.

Libertà di espressione

Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero e di espressione. Questo diritto include la libertà di cercare di ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni tipo, indipendentemente dai confini, sia oralmente per iscritto che in forma stampata o artistica o qualsiasi altra procedura di tua scelta.

Conclusione

Per gli amanti del cinema, tutto quanto sopra ricorda il film “Il nome della rosa” che, in breve, è una riflessione sulla paura, o sulle paure: il timore di Dio, la paura dei piaceri mondani, la paura della liberazione potere della risata e dell’umorismo e, quest’ultimo, la paura della logica e della conoscenza, la paura dell’informazione. In effetti, sono queste paure che spiegano nel film i crimini dell’abbazia e crimini simili dell’attuale società della nostra Salta.

Questo parallelismo cinematografico si può applicare a questa realtà, poiché va riconosciuta, c’è paura, ho paura di scomparire in balia di chi detiene il potere tangibile e apparentemente protetta da una Giustizia che chiude un occhio sui diritti dei cittadini a ciò questa realtà conta poco, ed è comprensibile, perché la “loro” realtà è segnata dal modo in cui affrontiamo questo momento economico nazionale.

In questi tempi si lamenta la scomparsa dei giornali cartacei, come la partenza di Ámbito Financiero nel gennaio 2024 e, a Salta, del settimanale El Expreso, diventato anche digitale.

Non rimpiangiamo di essere la spina nel fianco di alcune persone, ma cerchiamo di svolgere il nostro compito con onestà e professionalità, tenendo conto che la possibile scomparsa di Nuovo caseificio -a seconda di come si guardi la cosa-, potrebbe essere un evento molto grave se fosse per questo motivo, perché ritornerebbe al monopolio, al potere che sarebbe detenuto da un unico media che lo aveva già esercitato fino al comparsa del giornale “Chiquito” ed è quella che è durata più a lungo dopo Intransigenti. A differenza dello scomparso Luciano Jaime, ucciso per la verità, io, il direttore del Nuovo caseificio Voglio vivere secondo e per la verità.

E spera che la Giustizia agisca onestamente.

Sarà Giustizia?

NAG e Esmeralda Soledad Siuffi (scienziata politica).

 
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