Come organizzazione civile che garantisce il rispetto illimitato e la promozione dei diritti umani, esprimiamo il nostro più profondo rifiuto e condanniamo fermamente il genocidio compiuto da Israele a Gaza. La situazione catastrofica, che ha provocato la perdita irreparabile di numerose vite innocenti, genera danni incommensurabili rispetto alle garanzie, ai doveri e ai diritti internazionali posti a tutela della popolazione civile, e che purtroppo vengono violati giorno dopo giorno da Israele nei confronti Popolo palestinese, sotto la protezione del governo americano.
La crudeltà di questa realtà, alimentata dal perverso aumento degli armamenti e dall’azione delle forze armate che commettono crimini contro l’umanità contro una popolazione civile altamente vulnerabile, ci fa riflettere sui tempi più aberranti della storia dell’umanità, in cui migliaia di di vite innocenti furono assassinate nei campi di concentramento, per ordine di un sovrano spietato che prese il potere, godendo di grande popolarità tra i suoi seguaci che si consideravano superiori, e il cui destino era quello di fare la sua volontà nel mondo, indipendentemente dai metodi per farlo. La storia giudicherà.
Migliaia di famiglie, bambini, esseri innocenti e intere comunità vengono estremizzate ogni giorno, milioni sono sfollati in cerca di sopravvivenza e la massiccia distruzione di case, ospedali, edifici e risorse per la loro sopravvivenza, rende chiaro che queste azioni intenzionali per sradicare un intera civiltà, sono, senza ulteriori indugi, un genocidio.
Da OTD Cile ci uniamo alla protesta internazionale per il cessate il fuoco a Gaza e contro il progetto coloniale di Israele. Aderiamo anche alla richiesta che lo Stato del Cile rompa le relazioni diplomatiche, economiche e militari con Israele.
L’OTD continuerà a porre il veto nei confronti di qualsiasi organismo collaborativo che contenga entità sioniste come l’Ambasciata di Israele in Cile o organizzazioni sioniste che, con l’intento del dialogo, utilizzano le diversità per ripulire la propria immagine nel mondo.
Come sottolinea lo scrittore trans palestinese Yaffa: “Centinaia di persone trans e non binarie palestinesi sono state uccise a seguito degli attacchi delle forze armate israeliane”. Questo esercizio di colonialismo, manifestato nell’occupazione, nella violenza e nella riduzione del territorio, colpisce e aggrava la situazione delle persone trans e non binarie, le cui storie di violenza sono completamente invisibili e sull’orlo della morte. Lottare per tutte le vite trans contro il patriarcato e l’oppressione sessuale implica lottare anche contro il genocidio che da anni devasta tutte le vite palestinesi, comprese le diversità. C’è una molteplicità di identità a Gaza e anche i palestinesi LGBTIQANB+ fanno parte della nostra comunità. Sosteniamo il loro rilascio e condanniamo fermamente coloro che colonizzano e danneggiano le loro vite. Chiediamo a più organizzazioni per i diritti umani e la diversità sessuale in Cile di esprimere il loro sostegno per una Palestina libera.
Come afferma Al Qaws per la diversità sessuale e di genere nella società palestinese: “Autodeterminazione, dignità e fine di tutti i sistemi di oppressione”.
